Assassinio Soleimani, identificate 36 persone
Il procuratore generale di Teheran, Ali Alqasi-Mehr, ha affermato che 36 persone sono state identificate in relazione all’assassinio del tenente generale Qassem Soleimani.
“36 persone che hanno collaborato o partecipato all’assassinio di Hajj Qassem Soleimani, comprese le autorità politiche e militari degli Stati Uniti e di altri Paesi, sono state identificate”, ha dichiarato ieri Alqasi-Mehr all’agenzia stampa Isna. Il loro mandato di arresto è stato emesso e annunciato all’Interpol, ha aggiunto il procuratore.
Ali Alqasi-Mehr ha spiegato che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è in cima alla lista e che dovrà affrontare il processo anche dopo il suo mandato come presidente.
Il 3 gennaio scorso, il presidente americano Trump ordinò attacchi aerei che portarono al martirio del generale Soleimani e Abu Mahdi al-Muhandis, il secondo in comando delle Popular Mobilization Unit dell’Iraq. Il raid missilistico americano avvenne nei pressi dell’aeroporto internazionale di Baghdad.
In risposta all’assassinio di Soleimani e al-Muhandis, nelle prime ore dell’8 gennaio, l’Irgc sparò dozzine di missili balistici contro una base aerea militare che ospitava le forze statunitensi in Iraq.
Qassem Soleimani è stato riconosciuto a livello internazionale come un comandante leggendario nella guerra contro i gruppi terroristici, in particolare l’Isis.
Sebbene il martirio del comandante Soleimani sia stato un duro colpo per l’Iran e l’Asse della Resistenza, la Repubblica Islamica non ha cambiato gli obiettivi e soprattutto la linea politica nella regione. Teheran ha nominato immediatamente il generale Esmail Qaani nuovo comandante dell’Irgc Quds Force. Gli Stati Uniti hanno dimostrato preoccupazione per la nomina del nuovo comandante e hanno persino parlato del suo assassinio.
di Redazione