Antisionismo e antisemitismo, l’importanza del dialogo
Roma – Lunedì scorso, presso la sede romana dell’Associazione Islamica Imam Mahdi, si è tenuta la conferenza dal titolo Antisionismo non è antisemitismo, che ha avuto come ospiti d’onore Rabbi Weiss e Rabbi Rosenberg, giunti espressamente in Italia dagli Stati Uniti per partecipare ad un tour di conferenze in diverse città del nostro Paese.
Conferenza che coincide con il 100° anniversario della dichiarazione Balfour che i sionisti celebrano come un grande risultato e pietra angolare della creazione dello “Stato” d’Israele, ma nel mondo ci sono ebrei ortodossi che considerano il sionismo come un elemento estraneo alla tradizione giudaica e che al contrario vedono nell’esilio uno dei precetti base della stessa religione e cioè la sottomissione alla volontà divina che proibisce loro di avere una nazione sovrana.
Ed è questo che ha ribadito fortemente Rabbi Weiss del movimento Neturei Karta – che in aramaico significa “guardiani della città” difensori senza armi contro il dilagare del sionismo – è un movimento ebraico che rifiuta di riconoscere l’autorità e la stessa esistenza d’Israele e considera la proposta dei due Stati per due popoli contraddittoria, poichè la Palestina appartiene di diritto al popolo palestinese.
Concludendo che la lotta per la libertà della Palestina occupata è un dovere e che non bisogna temere di essere tacciati di antisemitismo solo perchè si è antisionisti. Alla conferenza, moderata dalla Dott.ssa Hanieh Tarkian, hanno preso parte anche il portavoce della Comunità palestinese Salemeh Ashour e l’Hujjatulislam Abolfazl Emami i quali hanno ribadito l’importanza del dialogo.
di Samah Azmi