Ansarullah porge una mano ad Hamas
Il movimento della Resistenza yemenita Houthi Ansarullah ha proposto la liberazione di diversi prigionieri sauditi in cambio della liberazione di membri del movimento di Resistenza palestinese Hamas attualmente detenuti nel regno saudita.
Il movimento di Hamas, in una dichiarazione rilasciata lo scorso mese, ha dichiarato che ha seguito con interesse l’apprezzata iniziativa annunciata dal leader di Ansarullah, Abdul-Malik al-Houthi, in un discorso televisivo trasmesso in diretta dalla capitale yemenita Sana’a.
Hamas ringrazia Ansarullah
Il movimento di Resistenza palestinese ha quindi ringraziato Ansarullah per “lo spirito di fratellanza e solidarietà con il popolo palestinese”. Hamas ha anche ribadito la sua richiesta alle autorità saudite di rilasciare tutti i prigionieri palestinesi, in cima al quale c’è il Dr. Muhammad al-Khudari.
Il movimento palestinese ha sottolineato che ha contattato diverse volte la leadership saudita nel tentativo di raggiungere un accordo sul rilascio dei prigionieri palestinesi. Hamas ha concluso la sua dichiarazione assicurando che la causa palestinese prospererà, invitando i musulmani di tutto il mondo a sostenere il popolo palestinese e la sua giusta causa.
Il 22 marzo scorso, Ismail Haniyeh, capo dell’ufficio politico di Hamas, in una lettera indirizzata al re monarca saudita, re Salman, lo supplicava di prendere una decisione rapida e ordinare la libertà dei detenuti palestinesi nelle carceri saudite. “Alla luce della pandemia di coronavirus che si è diffuso in tutto il mondo, a causa dei timori per la vita dei nostri onorevoli fratelli e date tutte le considerazioni umanitarie e religiose… il rilascio dei palestinesi diventa una necessità umanitaria e nazionale. Siamo tutti fiduciosi che Sua Maestà non esiterà a farlo”, recitava la lettera.
Decine di famiglie palestinesi e gruppi per i diritti umani hanno invitato le autorità saudite a liberare immediatamente i palestinesi, citando la minaccia rappresentata dalla diffusione di Covid-19, la malattia causata dal nuovo coronavirus.
di Yahya Sorbello