Medio Oriente

Ansarullah: arroganza Usa vuole dominare mondo musulmano

Il leader del movimento rivoluzionario yemenita Ansarullah, Sayyed Abdul Malik Badreddine al-Houthi, ha messo in guardia contro trame diaboliche da parte di potenze arroganti, in particolare gli Stati Uniti, per dominare il mondo musulmano. Sayyed Abdul Malik, durante un discorso televisivo trasmesso in diretta sabato scorso dalla capitale Sana’a, ha ricordato l’assassinio avvenuto nel 2004 della figura eroica di Hussein Badreddine al-Houthi, da parte di mercenari fedeli all’ex dittatore yemenita Ali Abdullah Saleh. “I dittatori in alcuni Paesi islamici, incluso lo Yemen, hanno privato i loro popoli di fonti di potere e hanno saccheggiato la loro ricchezza. Ciò spiega la loro debolezza di fronte agli attacchi e alle offensive degli Stati Uniti”, ha continuato al-Houthi.

Il leader di Ansarullah ha quindi criticato alcuni Stati musulmani per l’inazione verso le politiche della Casa Bianca e le trame israeliane, affermando che alcune parti hanno persino capitolato alle loro richieste e stanno avanzando scenari anti-islamici che servono gli interessi di Washington e Tel Aviv. Sayyed al-Houthi ha inoltre invitato la nazione musulmana (Ummah) ad agire piuttosto che fare semplici dichiarazioni di fronte all’arroganza globale.

Ansarullah condanna politiche aggressive Usa

“Il Santo Corano invita tutti i musulmani alla resistenza e alla perseveranza. Chi sceglierà il Corano ai nemici dell’Islam alla fine emergerà vittorioso. Al contrario, chi si schiera con il nemico è condannato al fallimento. Le ripercussioni avverse attendono coloro che sostengono tale opzione”, ha sottolineato il leader yemenita. Il leader di Ansarullah ha continuato affermando che le attuali circostanze in Iraq e in Siria, l’ostilità nei confronti del movimento di Resistenza libanese Hezbollah, le cospirazioni contro la nazione palestinese e le opinioni negative sui gruppi della Resistenza palestinese sono tutte indicative delle politiche aggressive di Washington nella regione.

“Al giorno d’oggi, il regime saudita arresta e persegue i leader di Hamas e le figure ad esso affiliate. Queste persone stanno davvero cercando di liberare al-Quds (Gerusalemme) e la Palestina. La liberazione di al-Quds e di altri siti sacri è condannata con veemenza dalle autorità saudite e considerata un atto criminale”, ha sottolineato Sayyed al-Houthi.

L’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, continua il leader, non sono altro che pedine nelle mani degli Stati Uniti, sottolineando che la campagna mortale contro lo Yemen aveva lo scopo di portare il Paese impoverito sotto il giogo dei regimi di Riyadh e Abu Dhabi in particolare, e Washington in generale. Nel corso delle sue osservazioni, Sayyed al-Houthi ha parlato anche della nuova pandemia di coronavirus, sostenendo che alcuni Stati, tra cui gli Usa, potrebbero manipolare i virus in sofisticati laboratori da usare contro gli avversari.

Potenze coloniali responsabili della pandemia di coronavirus

“Le potenze coloniali, tra cui gli Stati Uniti, devono essere ritenute responsabili innanzitutto della pandemia di coronavirus. Americani, israeliani e i loro alleati non hanno alcuna riserva di usare contro l’umanità virus, come Covid-19, armi di distruzione di massa e munizioni vietate a livello internazionale”. Sayyed al-Houthi ha affermato di non poter escludere il ruolo di Washington nella diffusione del coronavirus, anche se potrebbe danneggiare la stessa società americana. “Qualsiasi diffusione del coronavirus nello Yemen accadrà sotto la supervisione degli Stati Uniti e dei suoi alleati come l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti. Il popolo e il governo yemeniti si opporranno e combatteranno il coronavirus”.

di Yahya Sorbello

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