Ambiente deve essere protetto anche in tempo di guerra

Lo sfruttamento dell‘ambiente per scopi militari è un disastro per la natura a livello mondiale. Gli esperti ambientali sostengono che una piccola azione in un angolo appartato, può avere un impatto sull’intero ambiente del mondo perché l’ambiente non è limitato geograficamente. Quindi, gli impatti della guerra e dei conflitti ostili sull’ambiente sono irreversibili e persistono per anni.
L’ambiente e le risorse di molti Paesi coinvolti nei numerosi conflitti del 20° secolo sono state danneggiate in guerre principalmente innescate dalle potenze egemoniche. Ora il ripristino delle aree ambientali danneggiate sembra molto difficile se non impossibile.
Regimi che devastano l’ambiente
Portiamo l’esempio del regime israeliano che ha occupato il suolo, le risorse idriche, l’ecosistema naturale, le splendide rive, giardini di uliveti e di datteri e vaste aree del territorio palestinese. L’inquinamento dei metalli pesanti usati negli attacchi aerei israeliani contro i palestinesi ha inflitto pesanti danni all’ambiente e alle risorse naturali della regione. Il flusso di acque reflue provenienti dagli insediamenti israeliani ha inquinato i fiumi della regione e anche le risorse di acqua potabile.
Anche l’ex dittatore iracheno Saddam Hussein ha danneggiato l’ambiente dell’Iraq e dell’Iran nel corso della Guerra imposta (1980-1988). Ha prosciugato parti dei laghi regionali per scopi militari e ora gli iraniani patiscono le tempeste di polvere che si scatenano dalle zone aride.
Attacchi chimici di Saddam
I bombardamenti chimici di Saddam sulle regioni occidentali dell’Iran e le loro ricadute hanno lasciato la maggior parte delle risorse naturali inquinate, causando pesanti costi per l’economia della Repubblica Islamica. La vegetazione della maggior parte della regione è già stata distrutta e altre parti si sono trasformate in un centro per le tempeste di sabbia, che di solito si spostano verso le province occidentali e sud-occidentali dell’Iran. Ciò causa grandi perdite sociali ed economiche.
Anche le sanzioni unilaterali statunitensi contro l’Iran hanno avuto anche effetti anti-ambientali. Le sanzioni ostacolano la cooperazione in corso tra l’Iran e altri Stati e interrompono lo scambio di tecnologie correlate. Tutto ciò, rende più difficile proteggere le risorse naturali e firmare trattati internazionali in questo settore.
La guerra è un fenomeno sgradevole imposto da potenze arroganti contro Paesi liberi. Ecco perché la comunità internazionale dovrebbe sviluppare regolamenti vincolanti per proteggere l’ambiente dalle guerre e dall’arroganza.
di Yahya Sorbello