Albania, Coronavirus colpisce base terroristi Mko
Il nuovo focolaio di coronavirus ha infettato in Albania diversi terroristi dell’Organizzazione Mujaheddin-e Khalq (Mko), uccidendone uno. Sarebbero almeno nove i membri del gruppo terroristico che hanno contratto il Covid-19.
L’Mko ha messo in quarantena i nove infetti in un edificio separato, al quale non possono accedere altri membri, per nascondere il fatto ai media locali. Secondo quanto riportato da Mehr News, il membro deceduto del gruppo è stato sepolto sabato scorso all’interno del campo senza alcun preavviso alle autorità albanesi. Più di 2.500 terroristi Mko, vivono in un campo paramilitare 50 volte più grande di un campo di calcio, nel villaggio di Manez, poco fuori Durazzo.
In Albania la base dei terroristi Mko
Dopo essere stati cacciati dall’Iraq, i “Mojahedin” iraniani sono arrivati in Albania come “profughi di guerra” nel 2013, dopo l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca. L’Mko è stato accusato dai media albanesi e occidentali di svolgere attività illegali in Albania. L’Mko infrange molte leggi albanesi e internazionali, invita deliberatamente a compiere atti terroristici contro l’Iran. Mantengono molti dei loro membri in condizioni simili agli schiavi e subiscono il lavaggio del cervello. Se un albanese dovesse fare in Albania ciò che fa l’Mko e la sua leader Maryam Rajavi, si farebbe 15 anni di carcere. Tuttavia, l’Albania non applica le sue leggi sui membri Mko.
Dal suo campo paramilitare, l’Mko attacca quotidianamente l’Iran con notizie false e spionaggio, ma non solo. Le persone che hanno familiarità con i loro siti Web e pubblicazioni, sanno che l’Mko attacca anche i media albanesi e occidentali che non supportano la posizione dell’amministrazione Trump nei confronti dell’Iran o mettono in dubbio le credenziali “democratiche” di questa organizzazione terroristica. Attraverso i suoi giornalisti (finanziati dall’Occidente), l’Mko ha attaccato negli ultimi mesi molte testate come Al-Jazeera English, Channel 4 News, The Guardian e The Independent. Ha anche attaccato molti media e personalità in Albania, tra cui l’ex presidente dell’Albania, Rexhep Mejdani, sostenendo che lavorano per l’Iran contro l’”opposizione democratica” di Maryam Rajavi (leader Mko).
Gli elementi dell’Mko non hanno accesso a telefoni cellulari, orologi o calendari, alcuni di loro sono attivi nei lavori di costruzione mentre altri siedono dietro ai computer per pubblicare notizie false sull’Iran su Twitter e Facebook o arruolare nuovi membri via Telegram.
di Yahya Sorbello