Battaglia di Afrin: centinaia le vittime tra curdi e turchi
I combattimenti tra esercito turco e militanti curdi lungo il confine siriano si fanno sempre più duri e sanguinosi. Decine di soldati dell’esercito turco, dei loro militanti affiliati e dei combattenti curdi sono stati uccisi negli scontri nella città di Afrin, nella provincia di Aleppo. Fonti turche hanno riferito ieri che l’aviazione militare ha continuato l’operazione militare Olive Branch in Afrin, martellando 42 postazioni dei militanti curdi.
Secondo le fonti, 394 forze curde sono state uccise dall’inizio della Operazione turca Olive Branch ad Afrin. Fonti curde hanno confermato che durante gli scontri di sabato, decine di militanti sostenuti dalla Turchia, tra cui un comandante sul campo del gruppo terroristico Faylaq al-Sham, Mahmoud al-Dames sono rimasti uccisi. Anche due soldati turchi hanno perso la vita nella regione di Chia.
Secondo il rapporto, le forze curde hanno abbattuto due droni appartenenti all’esercito turco nel villaggio di Adama. Le fonti curde e turche hanno riferito sabato che feroci scontri tra i curdi e l’esercito turco nella regione di Afrin, nel nord-ovest di Aleppo, hanno inflitto centinaia di vittime a entrambe le parti in guerra.
Lo Stato maggiore dell’esercito turco ha annunciato in una dichiarazione che 340 combattenti curdi sono stati uccisi nell’ultima settimana durante l’operazione Olive Branch dai suoi soldati e dai militanti sostenuti da Ankara, nella regione di Afrin. Ha inoltre affermato che un certo numero di postazioni, trincee, bunker e depositi di armi curdi sono stati distrutti nei raid. “Tre militari turchi sono stati uccisi durante le operazioni ad Afrin in Siria e 16 sono rimasti feriti”, ha dichiarato un portavoce del ministero della Sanità turco.
Le Forze democratiche siriane (Sdf) hanno annunciato che l’esercito turco e i suoi militanti alleati hanno subito 308 vittime, tra cui quattro ufficiali, durante gli scontri nella regione di Afrin negli ultimi sette giorni. L’Sdf ha anche confermato la morte di 43 combattenti curdi nell’operazione Olive Branch.
di Redazione