Afghanistan – Mercoledì scorso, le autorità afghane hanno dichiarato che non rilasceranno centinaia di prigionieri talebani ritenuti “troppo pericolosi”, nonostante i colloqui programmati che dipendono dallo scambio di prigionieri.
Secondo i termini dell’accordo tra talebani e gli Stati Uniti, Kabul ha promesso di liberare circa 5mila prigionieri talebani in uno scambio che vedrebbe i militanti rilasciare circa mille prigionieri delle forze di sicurezza afgane. A tal proposito, il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale (Nsc), Javid Faisal, ha dichiarato all’Afp che 600 prigionieri talebani hanno ancora “gravi procedimenti penali” contro di loro. Tra questi 600 rientrano personaggi accusati di omicidio, rapina e persino sodomia. “Sono troppo pericolosi per essere rilasciati”, ha dichiarato il funzionario.
I talebani hanno accusato il governo di costruire procedimenti penali contro i prigionieri. “Se continuano a creare più problemi in questo senso, allora dimostra che non vogliono che i problemi vengano risolti in modo ragionevole”, ha dichiarato il portavoce talebano Zabihullah Mujahid.
Il portavoce del Nsc, Faisal, ha insistito sul fatto che il governo resta impegnato nei colloqui. “Siamo pronti per la pace e rilasciare i rimanenti prigionieri come da accordo – tranne le centinaia di prigionieri che hanno gravi cause penali nei tribunali”, ha concluso Faisal.
Entrambe le parti si sono impegnate a tenere colloqui diretti volti a porre fine al conflitto decennale in Afghanistan dopo aver completato lo scambio.
Il governo ha già liberato più di 4mila militanti talebani, mentre i militanti hanno completato circa i due terzi delle loro liberazioni.
La scorsa settimana, un alto funzionario afgano ha dichiarato che spetta alle autorità decidere chi dovrà essere rilasciato. “Non ci aspettiamo che i talebani ci dicano quali detenuti saranno rilasciati”, ha dichiarato Sediq Sediqqi, portavoce del presidente Ashraf Ghani.
di Redazione
