Accordo del secolo: vendere la Palestina per 50 miliardi di dollari
Gli Stati Uniti hanno affermato che “l’Accordo del secolo” dell’amministrazione Trump mira a raccogliere più di 50 miliardi di dollari per i palestinesi e raddoppiare il loro Pil entro un decennio.
Parlando alla Reuters sabato scorso, Jared Kushner, genero e consigliere di Donald Trump, ha affermato che la parte economica del suo piano contribuirebbe a creare posti di lavoro in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza.
“Se si riesce anche a far sì che l’intera regione inizi a sollevarsi, e si riesce a ottenere un flusso più veloce di merci e persone in tutte le diverse aree che sono necessarie nell’industria invece di proiettili e munizioni e guerra, allora penso che sarà davvero la guida a un forte aumento degli investimenti nell’area, più posti di lavoro e una migliore qualità della vita e, auspicabilmente, più pace insieme”, ha affermato Kushner.
Più di 25 miliardi di dollari saranno spesi nei territori palestinesi per 10 anni mentre il resto sarà diviso tra Egitto, Libano e Giordania. Infine, lo schema propone quasi un miliardo di dollari per costruire il settore turistico palestinese.
Nel frattempo, la Casa Bianca ha pubblicato sabato il suo cosiddetto programma “Pace alla prosperità”, affermando che “rappresenta lo sforzo internazionale più ambizioso e completo per il popolo palestinese fino ad oggi”, afferma la Casa Bianca nel piano economico. “Ha la capacità di trasformare radicalmente la Cisgiordania e Gaza e di aprire un nuovo capitolo nella storia palestinese – uno definito, non da avversità e perdite, ma da libertà e dignità”.
Berri: i miliardi di Kushner non compreranno il Libano
Il Presidente del Parlamento libanese, Nabih Berri, ha reso ieri la prima risposta libanese alla proposta del “Deal of the Century” degli Stati Uniti da parte di Jared Kushner, genero e consigliere del presidente degli Stati Uniti.
“Sicché alcuni non interpretano il silenzio ufficiale libanese come un’accettazione della proposta avvelenata, sottolineiamo che l’unico investimento che non troverà terreno fertile in Libano sarebbe un investimento che andrà a scapito della causa della Palestina e dei diritti di il popolo palestinese“, ha dichiarato Berri in una dichiarazione rilasciata dal suo ufficio.
Il leader libanese ha inoltre affermato: “Si sbagliano coloro che pensano che sventolando miliardi di dollari potrebbero tentare il Libano… piegarsi o contrattare sui suoi principi costanti e non negoziabili, sormontati dal rifiuto della naturalizzazione [dei rifugiati]; resisteremo con i nostri fratelli palestinesi attraverso tutti mezzi di resistenza legittimi”.
di Giovanni Sorbello