Abdullah Abdullah e la doppia presidenza afgana
Abdullah Abdullah ha organizzato la scorsa settimana una cerimonia inaugurale parallela nella capitale, Kabul, dopo che Ashraf Ghani ha prestato giuramento per il suo secondo mandato come presidente dell’Afghanistan, innescando una nuova crisi politica.
Il leader afgano è stato tre volte contendente alla presidenza da quando la democrazia è stata introdotta nel 2004, in seguito alla rimozione dei talebani dal potere. Il leader ha iniziato la sua carriera come chirurgo, ma è stato successivamente attratto dalla politica durante la guerra civile afgana a seguito dell’invasione del Paese da parte della Russia nel 1979.
Abdullah ha respinto i risultati delle elezioni presidenziali del mese scorso segnate da accuse di frode. Dopo settimane di spinte politiche, ha accettato di ricoprire il ruolo di amministratore delegato – una posizione appositamente creata nel 2014 – nel governo di unità nazionale guidato dal presidente Ghani. I due leader si sono spesso scontrati su importanti questioni politiche. Abdullah fu nominato primo ministro degli Esteri nel governo che succedette ai talebani. Ha anche lavorato come ministro degli Esteri nel governo guidato dall’Alleanza del Nord poco prima che i talebani prendessero il potere nel 1996. Ha contestato senza successo tutte e tre le elezioni presidenziali – la prima contro Hamid Karzai nel 2009.
Abdullah, che è un misto tra l’etnia Tajik e Pashtun, ha ampliato la sua base politica legando con politici di diversi gruppi etnici del Paese. Tra i suoi alleati segnaliamo Enayatullah Babur Farahmand di etnia uzbeka e Asadullah Sadati, appartenente alla minoranza etnica Hazara. La base di supporto di Abdullah proviene da gruppi etnici di lingua tagika e persiana nel nord del Paese.
Abdullah e Massoud
Nato nel 1960 a Kabul, Abdullah è considerato una persona dalle parole dolci. Suo padre, Ghulam Mahyyoddin Zmaryalay, era senatore durante il regno del re Zahir Shah. Dopo aver completato la sua laurea in medicina in oftalmologia presso l’Università di Kabul nel 1983, è stato oftalmologo residente a Kabul fino al 1985. Durante l’invasione sovietica dell’Afghanistan, è partito per il Pakistan dove ha lavorato nell’ospedale veterinario della città di Peshawar. Tornò in Afghanistan dopo l’invasione russa e si unì alla Resistenza mujahideen chiamata Alleanza del Nord. In seguito divenne uno stretto consigliere dell’eroico combattente per la libertà afgano, Ahmad Shah Massoud.
di Yahya Sorbello