Coronavirus, Iran risponde alle accuse rivolte dai media
L’Ambasciata della Repubblica islamica dell’Iran esprime i suoi complimenti a tutte le Rappresentanze Diplomatiche a Roma, ai mass media, ai Centri di Ricerca e alle Università. In considerazione delle accuse rivolte da alcuni media contro la Repubblica Islamica dell’Iran nella lotta contro il coronavirus, desidera comunicare quanto segue al fine di promuovere una diffusione corretta delle informazioni nei confronti dell’opinione pubblica.
Questa Ambasciata ringrazia tutti i media e i social media che trasmettono notizie vere sul Covid-19. A causa della diffusione del coronavirus e delle difficili condizioni in cui si trovano il popolo iraniano e molte altre nazioni, è necessario agire con equilibrio e in un’atmosfera positiva per eliminare questa calamità globale.
La Repubblica Islamica dell’Iran ricorda alla popolazione della regione e del mondo che il coronavirus non conosce confini e per eliminare questa pericolosa malattia, bisogna lavorare insieme a livello regionale ed internazionale. Infondere paura ed ingigantire le notizie sulla diffusione del virus, ha un impatto negativo non solo sul popolo iraniano, ma su tutti i Paesi del mondo che invece necessitano di serenità.
La Repubblica Islamica dell’Iran si impegna a garantire i propri confini attraverso esami medici su tutti i cittadini iraniani e stranieri che attraversano ufficialmente i confini e il rilascio di relativi certificati sanitari. Nello stesso tempo a causa della lunghezza dei confini del Paese, in particolare nella parte orientale, nonché delle restrizioni imposte dalle sanzioni, non è possibile il controllo totale delle frontiere.
I rappresentanti dell’Oms ora in Iran, che visitano quotidianamente le strutture sanitarie iraniane, hanno confermato quanto segue:
- L’Iran è uno dei migliori Paesi della regione in termini di ospedali e centri medici ed è un modello di successo per molti Paesi del Medio Oriente.
- Tutte le autorità iraniane sono consapevoli dell’importanza della lotta contro il coronavirus. La gestione del controllo e della lotta contro il virus è affidata al Ministero della Salute.
- Dopo aver visitato tutte le sezioni della gestione della crisi, sia della ricerca sia dell’applicazione delle norme, si riconosce che le prestazioni dell’Iran sono ad un livello accettabile.
- L’Iran ha adottato una buona strategia per affrontare questa malattia. Sono state prese misure efficaci tra le quali assegnare un ospedale in ogni grande città ai malati del virus, formazione e l’equipaggiamento del personale medico – sanitario e fornire informazioni alla popolazione.
- È necessario sostenere l’Iran per rafforzare le sue azioni. L’Organizzazione Mondiale della Sanità metterà a disposizione dell’Iran le proprie buone esperienze al riguardo ed altri Paesi dovrebbero fare altrettanto.
- È indispensabile adottare una strategia globale per combattere questa malattia.
- Certamente l’Iran deve anche affrontare limitazioni per quanto riguarda le risorse umane, le risorse finanziarie e le attrezzature necessarie.
- Secondo le normative sanitarie internazionali, il traffico di merci non dovrebbe essere interrotto durante l‘epidemia, poiché avrebbe conseguenze sociali, politiche, economiche e internazionali.
- L’articolo 43 dell’Ihr vieta qualsiasi restrizione non necessaria al commercio e al traffico transfrontaliero e ai voli.
Per contrastare le inumane sanzioni statunitensi che danneggiano il popolo iraniano, il governo dell’Iran è stato in allerta sin dai primi giorni della malattia e ha fatto ogni sforzo per combatterla. Di seguito alcuni esempi:
- Produzione di attrezzature di prevenzione come mascherine e disinfettanti
- Allestimento di ospedali da campo
- Organizzazione di 300mila squadre mediche e sanitarie con l’aiuto delle forze militari del Paese
- Disinfestazione dei luoghi pubblici e sanificazione delle aree contaminate su base regolare
- Riduzione dell’orario di lavoro nei settori pubblico e privato
- Comunicazione costante delle linee guida sanitarie pubbliche e private
- Applicazione delle restrizioni di viaggio alle città infette
- Implementazione di tutti gli standard sanitari Icao, test di tutti i passeggeri in entrata e in uscita negli aeroporti e rilascio di certificati sanitari
- Limitazione del traffico in treno e aereo verso le aree contaminate
- Sospensione degli eventi pubblici e religiosi come Preghiere del Venerdì e la chiusura delle moschee
- Chiusura di centri di istruzione ed accademici
- Collaborazione a stretto contatto con team specializzati dell’Oms
- Scambio di esperienze con Paesi colpiti come la Cina
- Grande impegno per soddisfare le esigenze di medicinali e attrezzature nonostante le disumane sanzioni statunitensi
- Informazioni giornaliere alla popolazione
Infine, l’Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran, ribadendo la ferma volontà del governo iraniano a contrastare la malattia con il sostegno della popolazione, chiede l’abolizione delle sanzioni crudeli statunitensi contro l’Iran per potersi avvalere delle necessarie risorse umane e finanziarie e chiede a tutti i Paesi amici l’invio di aiuti umanitari di medicinali e presidi sanitari. Annuncia inoltre la propria disponibilità a condividere esperienze ed informazioni con le istituzioni sanitarie e ad interagire con i media e i centri di ricerca italiani.
Sezione Diplomazia Pubblica
Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran – Roma