Asse della Resistenza

Kataeb Hezbollah istituirà nuova base sul confine siriano

Il movimento della Resistenza irachene Kataeb Hezbollah stabilirà una nuova base militare vicino ai confini con la Siria, dopo che il suo quartier generale è stato distrutto lo scorso mese dagli Stati Uniti.

“Kataeb Hezbollah ha scelto una nuova base sulla strada di Akashat-al-Qa’em come base principale nelle aree confinanti tra Iraq e Siria”, ha dichiarato la scorsa domenica un funzionario della guardia di frontiera irachena Ara-al-Jadid. Il funzionario ha aggiunto che la nuova base di Hezbollah è in realtà una vecchia base appartenente all’esercito iracheno, osservando che sarà ricostruita per sostituire il quartier generale distrutto dagli Stati Uniti. I membri di Kataeb Hezbollah saranno probabilmente trasferiti nella nuova base in meno di due settimane.

Alla fine del mese scorso, i droni statunitensi hanno bombardato una base di Kataeb Hezbollah vicino al confine con la Siria nella provincia occidentale irachena dell’Anbar. L’attacco è stato effettuato da droni statunitensi che hanno bombardato la base della quarantacinquesima brigata di Hashd al-Shaabi vicino alla città di confine di al-Qaim. Il bombardamento ha causato decine di morti e feriti.

Kataeb Hezbollah dura risposta agli aggressori statunitensi

L’intervento degli Stati Uniti mirava direttamente alla realizzazione dei piani israeliani. La scelta di al-Qaim come bersaglio indica che i raid erano ben al di là di una reazione agli attacchi alla base K1 a Kirkuk, suggerendo che la fase strategica del confronto tra le due parti è iniziata. Sebbene gli israeliani fossero profondamente compiaciuti degli attacchi, gli alleati arabi statunitensi, con l’eccezione della famiglia al-Khalifa che ha sostenuto fortemente l’azione, sono rimasti in silenzio di fronte a un forte contraccolpo da parte dei gruppi politici iracheni. 

Cosa cercano gli americani?

Gli Stati Uniti, infatti, stanno cercando di assumere il controllo delle aree che considera strategiche per i suoi progetti. Non intende fare un passo indietro rispetto all’Asse della Resistenza. Dal punto di vista dei leader dei gruppi della Resistenza irachena, gli Stati Uniti hanno commesso un errore di calcolo e adottato il gioco del “sangue contro il sangue”, quindi, la Resistenza darà una risposta adeguata ai raid aerei statunitensi.

di Yahya Sorbello

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