Palestina

Hamas e l’effetto Yahya Sinwar

La nomina di Yahya Sinwar a capo del movimento di Resistenza palestinese Hamas nella Striscia di Gaza, ha prodotto un deciso cambiamento nell’organizzazione palestinese verso l’Asse della Resistenza. Da considerare che con l’Iran ed Hezbollah i punti principali delle contraddizioni sulla Siria sono stati superati con successo. Da sottolineare che l’ala armata di Hamas, le Brigate Ezzedine al-Qassam, non hanno mai rotto i legami con Teheran.

https://www.youtube.com/watch?v=qz1ksEzE8qw

Per chiarire ulteriormente ciò, tentiamo di esaminare una serie di dichiarazioni ufficiali rilasciate dai rappresentanti di Hamas dall’anno 2017 al 2019. Pertanto, si può vedere che l’arrivo di Sinwar ha influenzato la revisione della precedente posizione del principale partito palestinese sulla questione siriana, che può essere trovata nelle dichiarazioni ufficiali e in varie risorse mediatiche riferite ai rappresentanti di Hamas. Pertanto, queste affermazioni possono essere interpretate come segnali positivi dalla nuova leadership di Hamas verso Damasco.

Prese di posizione di Hamas

28.08.2017 – Yahya Sinwar ha sottolineato che si è verificata una “svolta” nella crisi siriana e offrirà un’opportunità per migliorare le relazioni tra Hamas e il governo di Assad. “Stiamo aspettando il momento giusto per ripristinare quella relazione in modo che Hamas rimanga fuori dalle lotte di potere nella regione. Stiamo adottando una politica di “problemi zero” con tutte le parti, in modo da servire la causa palestinese”, ha dichiarato Sinwar.

11.06.2018 – Ismail Haniyeh parla della relazione di Hamas con la Siria.

22.03.2019 – Fawzi Barhoum: “Hamas condanna con veemenza l’annuncio del Trump che riconosce la sovranità dell’occupazione israeliana sulle Alture del Golan, occupate dal regime israeliano nel 1967″.

25.03.2019 – Ismail Haniyeh: “Le strane decisioni dell’amministrazione Trump non altererebbero la storia e la geografia della Siria. Le Alture del Golan sono un territorio siriano e il decreto degli Stati Uniti non può abolire i diritti dei siriani sul Golan”.

3.04.2019 – Ali Baraka, ha dichiarato ad Al-Monitor che la condanna di Hamas della decisione sul Golan degli Stati Uniti è una questione di principio che si applica a qualsiasi terra araba soggetta ad aggressione.

28.05.2019 – Hazem Qasem ha dichiarato: “Il bombardamento israeliano sui territori siriani e libanesi è una continuazione dell’attuale aggressione israeliana contro le nazioni arabe”.

01.07.2019 – Hamas condanna gli spaventosi attacchi dell’occupazione israeliana contro la Siria e la sua deliberata uccisione di siriani a sangue freddo.

20.07.2019 – Ismail Haniyeh dichiara ai giornalisti turchi che spera che i rapporti con Damasco possano essere “ricostruiti”.

09.07.2019 – Mahmoud al-Zahar ha dichiarato all’agenzia stampa libanese Al-Nahda: “Penso che non avremmo dovuto abbandonare Assad. Sarebbe stato meglio non schierarsi dalla parte della crisi fin dall’inizio”.

26.07.2019 – Yahya Moussa ha dichiarato ad Al-Monitor: “Il ritorno del ruolo della Siria nella regione sarà un vantaggio per tutti gli arabi”.

di Giovanni Sorbello

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