Messaggio dell’Imam Khamenei ai Pellegrini
Messaggio della Guida della Rivoluzione Islamica Imam Khamenei ai Pellegrini che hanno partecipato quest’anno all’Hajj, il Pellegrinaggio nella città santa di Mecca.
Col Nome d’Iddio Clemente e Misericordioso
Ogni lode appartiene a Iddio, il Signore dei mondi, e la pace discenda sul Suo nobile e fidato Messaggero e Sigillo dei Profeti, Muhammad, sulla sua pura Famiglia – specialmente sul “lascito di Dio” sulla terra (Imam Mahdi, ndt) -, sui suoi prescelti Compagni e su coloro che li hanno seguiti fedelmente, fino al Giorno del Giudizio.
Ogni anno la stagione dell’Hajj costituisce un’occasione nella quale l’Ummah Islamica riceve la Misericordia divina. Nel corso della storia ogni persona ha ricevuto la chiamata coranica “Chiama le genti al Pellegrinaggio” [Sacro Corano, 22:27] affinché potesse giungere a questa effusione di misericordia, così che le anime e i cuori che sono alla ricerca di Dio, e i loro sguardi e pensieri conoscitivi, possano beneficiare delle sue benedizioni. E ogni anno le lezioni e gli insegnamenti dell’Hajj si diffondono nel mondo islamico attraverso i gruppi che si radunano.
L’Hajj, collocando l’elisir dello Dhikr (Ricordo di Dio) e della ubudiyyah (servitù divina) – che costituiscono il principale elemento per l’edificazione, il progresso e la crescita individuale e comunitaria – al fianco del comunitarismo e dell’unità, che sono i simboli dell’Ummah unificata; il ruotare intorno a un unico centro e il muoversi verso un comune obiettivo – che sono le chiavi del dinamismo e vigore dell’Ummahbasata sul Monoteismo (Tawhid) – e l’armonia senza distinzion fra ogni pellegrino – segno della rimozione della discriminazione e del fornire ad ognuno la medesima opportunità – presenta una miniatura d’insieme dei pilastri fondamentali della Comunità Islamica. Ognuno dei riti dell’Hajj – incluso l’Ihram, il Tawaf, il Sa’i, il Wuquf, il Ram’y, il movimento e la sosta – è un simbolo che ci conduce al ricordo di una parte dell’immagine della società ideale presentata dall’Islam.
Lo scambio di conoscenza e ricchezze tra genti di differenti nazioni e luoghi lontani, la diffusione di consapevolezza ed esperienze, l’informarsi sulle reciproche situazioni, la rimozione delle barriere del fraintendimento, l’avvicinare i cuori e il riunire le forze per affrontare i comuni nemici, sono i frutti vitali e magnificenti dell’Hajj, che altrimenti non verrebbero raggiunti neanche attraverso centinaia di incontri ordinari.
Il rituale della Bara’ah (dissociazione dal politeismo) che significa rifiutare ogni modello di crudeltà, malvagità e corruzione dei tiranni di ogni tempo e sollevarsi contro l’intimidazione e l’oppressione degli arroganti nel corso la storia, è una delle grandi benedizioni dell’Hajj e un’opportunità per le nazioni musulmane oppresse. Oggi rifiutare il Fronte dello shirk (politeismo) e del kufr mustakbiran (miscredenza arrogante) – alla cui testa vi sono gli Stati Uniti – significa rifiutare l’uccisione degli oppressi e l’innescare guerre. Significa condannare le fonti del terrorismo, inclusi l’ISIS e i Blackwater americani. Significa il grido della Ummah Islamica contro il regime sionista uccisore di bambini e i suoi sostenitori e aiutanti. Significa condannare le guerre create dagli Stati Uniti e dai loro soci nelle regioni sensibili dell’Asia Occidentale e del Nord Africa, che hanno gettato le nazioni nel dolore e nella sofferenza senza limiti e imposto loro quotidianamente nuove catastrofi. Significa rifiutare il razzismo e la discriminazione basata sulla geografia, la razza e il colore della pelle. Significa detestare il comportamento arrogante e malvagio delle potenze aggressive e sediziose contro la condotta dignitosa, nobile e giusta raccomandata ad ognuno dall’Islam.
Queste sono alcune delle benedizioni dell’Hajj Abramitico verso le quali ci invita il Puro Islam. E questa è l’incarnazione di un’importante parte degli ideali della società islamica che ogni anno, attraverso ognuno dei partecipanti musulmani, e sotto la direzione dell’Hajj, crea un’eminente e ricca scena, invitando tutti attraverso un chiaro linguaggio a cercare di creare simile società.
Le élite del mondo islamico provenienti da diversi paesi, alcune delle quali sono ora presenti all’Hajj, possiedono un dovere importante e cruciale. Queste lezioni devono essere trasferite a tutte le nazioni e alle genti attraverso i loro sforzi e iniziative, dando vita a uno scambio spirituale di pensieri, idee, motivazioni, esperienze e conoscenze.
Oggi una delle più importanti questioni del mondo islamico è quella della Palestina, che è all’apice delle questioni politiche islamiche, al di là della scuola di pensiero, razza e lingua di appartenenza. La più grande ingiustizia nella storia recente è accaduta in Palestina. In questo doloroso evento tutto quello che una nazione possiede – la sua terra, case, fattorie, proprietà, dignità e identità – è stato confiscato. Con l’aiuto di Dio questa nazione non si è arresa alla sconfitta né è rimasta passiva e oggi essa è presente sul campo di battaglia con un entusiasmo e un coraggio maggiore di quello di ieri. Ma il raggiungimento dell’obiettivo richiede l’aiuto da parte di tutti i musulmani. Lo stratagemma dell’“Accordo del Secolo” pianificato dagli oppressivi Stati Uniti e dai loro collaborazionisti traditori è un crimine contro tutta l’umanità, non solo contro la nazione palestinese. Invitiamo quindi tutti quanti a partecipare attivamente nello sconfiggere questo inganno e complotto del nemico, e con la potenza e l’aiuto di Dio riteniamo questo e ogni altro piano del Fronte dell’Arroganza destinato al fallimento contro gli sforzi e la fede del Fronte della Resistenza.
Iddio Altissimo dice: “Vogliono tramare un’insidia? Saranno piuttosto i miscredenti ad essere ingannati!” (Sacro Corano, 52: 42). Dio dice la verità. Supplico Iddio per il successo, la benedizione, la salute e l’accettazione delle preghiere di tutti i rispettati pellegrini.
Sayyed Ali Khamenei 5 Agosto 2019 – 3 Dhu’l-Hijjah 1440
Fonte: Islam Shia