Iran, sventati attacchi informatici Usa
Il ministro delle Comunicazioni e dell’Information Technology dell’Iran, Mohammad Javad Azari Jahromi, ha dichiarato questa mattina che il sistema di sicurezza del Paese è stato in grado di neutralizzare tutti gli attacchi informatici contro obiettivi iraniani.
Gli Stati Uniti hanno riferito ieri che il Pentagono aveva lanciato nei giorni scorsi un attacco informatico a lungo pianificato per disabilitare i sistemi di lancio dei missili dell’Iran, ha scritto in un tweet Mohammad Javad Azari Jahromi: “Ci provano duramente, ma non hanno ancora effettuato un attacco di successo”.
“I media hanno chiesto conferme sugli attacchi informatici rivendicati contro l’Iran. Siamo stati sotto attacchi di cyber-terrorismo come Stuxnet e unilateralismo – come le sanzioni statunitensi – da molto tempo, ma nessuno ha avuto successo. L’anno scorso abbiamo neutralizzato 33 milioni di attacchi con il firewall [nazionale]”, ha affermato il ministro Javad Azari Jahromi.
La scorsa settimana, le agenzie di stampa statunitensi hanno citato fonti anonime per riferire che il presidente Donald Trump aveva approvato un attacco informatico offensivo volto a disabilitare i sistemi informatici iraniani usati per controllare i lanci di razzi e missili. Gli attacchi sono giunti poco dopo che l’Islamic Revolutionary Guards Corps (Irgc) ha annunciato che le sue Forze Aerospaziali avevano abbattuto un drone RQ-4A Global Hawk della Marina Militare degli Stati Uniti dopo essere entrato nello spazio aereo iraniano nella Regione del Golfo Persico per raccogliere informazioni. Per abbattere il drone l’Irgc ha utilizzato il sistema missilistico terra-aria Khordad-3.
In linea con la spinta a respingere le violazioni informatiche, il ministero iraniano delle Comunicazioni e dell’Information Technology ha presentato a maggio un progetto di sicurezza informatica denominato Fortezza digitale (Dejfa in persiano) per proteggere il Paese dall’aumento delle minacce informatiche che prendono di mira le infrastrutture iraniane.
La Fortezza digitale mira a proteggere la privacy dei cittadini, a scoraggiare gli attacchi informatici sull’infrastruttura, a sostenere i servizi digitali, a combattere le violazioni dei dati e le frodi online, nonché a rilevare il malware nella rete e a fermarne la diffusione.
Secondo Jahromi, la fortezza aiuterà anche l’Iran a prevenire gli attacchi denial-of-service e proteggerà l’infrastruttura industriale del Paese da attacchi di spionaggio informatico e sabotaggio.
di Giovanni Sorbello