Teheran – Milioni di iraniani partecipano alle cerimonie di lutto in tutto il Paese per celebrare Tasu’a, che segna il nono giorno del mese lunare di Muharram.
In occasione dell’evento, le persone in lutto si affollano nei centri religiosi e nelle moschee in tutto il Paese, per rendere onore al martirio del terzo Imam Sciita dell’Islam, Imam Hossein, nipote del profeta Maometto. Le persone in lutto, vestite di nero, marciano in processione e distribuiscono cibo.
Molti pellegrini sciiti vanno in pellegrinaggio in Iraq, dove prendono parte a riti di lutto nei santuari sacri dell’Imam Hussein, suo padre Imam Ali e il suo fratellastro Abbas ibn Ali nelle città di Karbala e Najaf. Tasu’a viene anche commemorata in ogni parte del mondo, soprattutto in Pakistan, Libano, Afghanistan, India e Kashmir, nonché tra gli espatriati sciiti.
L’Imam Hussein e 72 dei suoi compagni vennero martirizzati nella battaglia di Karbala, nel sud dell’Iraq, nel 680 dc, dopo aver combattuto coraggiosamente per giustizia contro il potente esercito del califfo omayyade, Yazid I, che alcuni storici stimano essere composto da 100mila uomini
Tasu’a precede Ashura, il decimo giorno di Muharram, quando ebbe luogo l’ultima battaglia. Tasu’a – noto come il Giorno della Lealtà e della Resistenza – è dedicato ad Abbas ibn Ali, che fece sacrifici proverbiali durante la Battaglia di Karbala per resistere alle forze tiranniche e portare l’acqua al campo dell’Imam, assediato per giorni.
di Redazione