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Vogliono creare una divisione tra Irgc e iraniani

Un alto ufficiale militare iraniano ha messo in guardia contro i regimi ostili che stanno cercando di creare una frattura tra il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (Irgc) e il popolo iraniano.

Rivolgendosi a una riunione dei funzionari delle relazioni pubbliche dell’Irgc a Teheran, il vice capo dello staff delle forze armate iraniane, il generale di brigata Massoud Jazayeri, ha affermato che l’Irgc si affida alla gente come la sua più grande risorsa. Non c’è spazio tra l’Irgc e la nazione iraniana, ha aggiunto il generale, affermando che i nemici stanno cercando di creare una tale spaccatura perché le Guardie della Rivoluzione sono in prima linea nella lotta contro i nemici della comunità islamica.

Il comandante generale del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica, Mohammad Ali Jafari, ha dichiarato giorni fa che le sue forze sono attivamente coinvolte nei piani di sviluppo in tutto il Paese, osservando che l’Irgc non pone limiti al suo ruolo nel contribuire a creare posti di lavoro e migliorare la vita delle persone. Purtroppo – continua il generale – questa volontà viene spesso limitata dal volere del governo.

A seguito del grande terremoto che ha colpito lo scorso novembre la provincia occidentale iraniana di Kermanshah, le Guardie della Rivoluzione sono state dispiegate nelle aree colpite dal sisma e hanno svolto un ruolo di primo piano nelle operazioni di soccorso, in particolare nelle zone rurali. L’Irgc ha promesso di continuare a offrire aiuti umanitari alle vittime del terremoto fino a quando non avranno a disposizione alloggi permanenti.

Le Guardie della Rivoluzione hanno intrapreso il compito di ricostruire circa 1900 villaggi nella provincia di Kermanshah. Quattro unità ingegneristiche dell’Irgc Ground Force sono presenti nelle aree colpite dal sisma per la rimozione di macerie e la costruzione di nuovi edifici. L’Irgc ha anche allestito sei ospedali da campo nella regione. Le Guardie della Rivoluzione Islamica hanno inviato a Kermanshah 500 veicoli per la ricostruzione e duemila militari per l’assistenza nelle operazioni di soccorso. Grazie al piano di aiuti dell’Irgc nelle aree rurali, non c’è più penuria di tende e coperte, ed ogni giorno i militari iraniani assistono 15mila persone colpite dal terremoto.

di Redazione

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