Regime Saudita, arrestata la prima principessa
Il regime saudita ha arrestato la figlia del miliardario principe al-Waleed bin Talal bin Abdulaziz, già incarcerato nell’ambito della presunta campagna anti-corruzione portata avanti da casa Saud. Il giornale Arabi 21 ha riferito che le autorità saudite hanno arrestato giovedì la principessa Reem al-Waleed. Il suo arresto è il primo tra i membri femminili della famiglia reale saudita.
Decine di principi, ministri ed ex ministri sono stati arrestati sabato scorso su ordine del “Comitato anti-corruzione” dell’Arabia Saudita, guidato dal principe ereditario Mohammad bin Salman, tramite una campagna repressiva tesa a consolidare la sua posizione all’interno del regno. Gli individui detenuti sono accusati di riciclaggio di denaro, di corruzione, di estorsione di funzionari e di appropriazione indebita di fondi pubblici per benefici personali.
Tra gli arresti eccellenti troviamo il principe al-Waleed bin Talal bin Abdulaziz, il presidente della società di investimento britannica Holding di società, Nasser bin Aqel al-Tayyar, fondatore del gruppo Al Tayyar Travel e Amr al-Dabbagh, presidente della società Red Sea International e alti dirigenti aziendali.
Molti analisti politici prevedono che il re Salman possa a breve abbandonare il potere a favore di suo figlio che sta perseguendo una campagna di “auto-promozione” sotto la copertura della lotta alla corruzione. Il regno è attualmente in grave difficoltà economica a causa del crollo dei prezzi del petrolio, mentre il regime di Al-Saud si trova ad affrontare aspre critiche per la sua brutale aggressione militare contro lo Yemen, lanciata nel marzo 2015. La folle politica portata avanti dal regime saudita è la causa principale delle crisi che stanno sconvolgendo la regione, soprattutto in Siria e Iraq.
di Redazione