Russia: Usa armano Ucraina per escalation conflitto
La Russia ha accusato gli Stati Uniti di essere in procinto di organizzare una importante fornitura di armi pesanti alle forze armate ucraine, dal 2014 in conflitto contro i ribelli filo russi, al fine di allargare la portata dello scontro nella regione orientale dell’Ucraina.
In un recente comunicato, Mikhail Ulyanov, capo del Dipartimento degli Esteri russo per la Non Proliferazione e il Controllo delle Armi ha dichiarato che la responsabilità di una eventuale escalation del conflitto “dovrà ricadere non solo su Kiev, ma anche e soprattutto su Washington”.
“E’ evidente che il piano di approvvigionamento di armi in Ucraina parte dall’assunto che la situazione ad est del Paese non sia già sufficientemente catastrofica e che si debba gettare altra benzina sul fuoco” ha continuato Ulyanov.
Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, la notizia è stata confermata anche da funzionari americani. Il piano, messo a punto da Dipartimento di Stato e Pentagono, attende solo la convalida della Casa Bianca.
Secondo il Journal i funzionari statunitensi hanno inoltre dichiarato che le armi, che includono missili anticarro, sono destinate a scoraggiare eventuali “azioni aggressive” da parte della Russia. Rifornimenti di natura “difensiva”, dunque, che però non cambiano de facto il nocciolo della questione.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando la notizia, ha invitato tutti gli Stati, soprattutto quelli che in qualche modo pretendono di avere ruoli nella risoluzione della crisi in Ucraina, ad astenersi da qualsiasi azione che possa provocare altre tensioni nella regione.
Dal 7 aprile 2014 nell’Est dell’Ucraina è in corso una guerra civile nella quale l’esercito ucraino combatte contro le forze delle autoproclamate repubbliche popolari del Donbass e di Lugansk (Rpd e Rpl).
I combattimenti sono andati avanti fino alla firma degli accordi di Minsk, il 12 febbraio 2015, quando è entrato in vigore un cessate il fuoco mai realmente rispettato.
Nell’indifferenza dell’occidente, l’Ucraina continua a bombardare i civili nel Donbass in quella quella che è stata definita da più fronti una vera e propria pulizia etnica da parte di Kiev.
Secondo stime dell’Onu, il numero complessivo delle vittime nel Donbass dall’inizio del conflitto, ammonterebbe a circa 9.800.
di M.I.