Qasem Soleimani, il “Comandante ombra”
Qasem Soleimani, soprannominato il “Comandante ombra” e “il martire vivente”, è nato l’11 marzo 1957 nel villaggio di Rabor nella provincia iraniana di Kerman, è il comandante della Forza Quds, una divisione iraniana delle Guardie rivoluzionarie islamiche, che svolge operazioni speciali.
Secondo fonti occidentale, anche se ha mantenuto un profilo basso, Soleimani è stato molto influente nella formazione e nella strutturazione del movimento di Resistenza libanese Hezbollah. E’ stato determinante nell’affrontare il dopoguerra in Iraq, e soprattutto nell’attuare una strategia vincente scontro l’ondata terroristica che ha colpito la Siria e l’Iraq. Ha avuto un ruolo di assoluto protagonista anche nel fermare l’espansione del cosiddetto Stato Islamico, conducendo in prima persona importanti battaglie.
Egli è considerato dal governo degli Stati Uniti un “terrorista”, ed è stato descritto dai suoi avversari come un personaggio sia odiato che ammirato. Soleimani ha avuto il merito anche di aver ideato la strategia che ha permesso al presidente siriano Bashar al-Assad, di contrastare le forze “ribelli” e riconquistare le città principali cadute in mano dei terroristi.
di Redazione