Yemen: continua la rivolta degli Houthi contro il governo di Sana’a
I militanti sciiti Houthi continuano a manifestare nonostante l’invito del governo yemenita a ritirarsi dalla capitale Sana’a. Martedì scorso, il leader Houthi, Abd al-Malik al-Houthi ha invitato i sostenitori a scendere in piazza nel tentativo di porre fine alla corruzione del governo. Egli ha esortato i militanti a continuare la seconda fase di proteste, certo che il movimento riuscirà a rovesciare il governo. Nel frattempo, il presidente yemenita Abdrabuh Mansur Hadi ha invitato i combattenti a ritirarsi dalla provincia di Amran, appena a nord della capitale.
Gli Houthi rifiutano la proposta per un governo di tecnocrati e chiedono che si dimezzi il prezzo dei combustibili, nel Paese più povero del mondo arabo. Il 20 agosto, migliaia di Houthi hanno rafforzato le loro posizioni a Sana’a per cercare di aumentare le pressioni sul governo yemenita per costringerlo a dimettersi.
Il movimento sciita Houthi trae il suo nome dalla tribù del suo leader fondatore Hussein Badreddin al-Houthi. La resistenza degli Houthi ha svolto un ruolo chiave nella rivoluzione popolare che ha costretto l’ex dittatore Ali Abdullah Saleh a dimettersi. Saleh, che ha governato lo Yemen per 33 anni, si è dimesso nel febbraio 2012 dopo un anno di manifestazioni di massa, nell’ambito di un accordo sostenuto dagli Stati Uniti per il trasferimento di potere in cambio dell’immunità.