Palestina, impunità israeliana sulla pelle dei più deboli
Palestina – Il governo di Tel Aviv continua indisturbato e impunito a distruggere le abitazioni dei palestinesi residenti in Cisgiordania. Secondo quanto riportato da Press Tv, la Vigilia di Natale, nei pressi di Ramallah e Gerico, i bulldozer israeliani hanno demolito alcune abitazioni palestinesi, lasciando senza casa 70 persone, tra cui 32 bambini e una ragazza disabile.
Vivono circa 260 mila beduini palestinesi in Israele, ma più della metà dei villaggi non sono riconosciuti e i loro abitanti versano in condizioni estreme di povertà. L’Unrwa, l’Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l’Occupazione, ha espresso la propria preoccupazione per la situazione drammatica in cui versano le famiglie alle quali il governo israeliano ha distrutto la casa, condannando fermamente la politica del governo di Tel Aviv e chiedendo che vengano immediatamente fermate le demolizioni.
Migliaia di unità abitative illegali destinate ai coloni sulla terra di Palestina
Mentre l’agenzia umanitaria impugna le leggi internazionali che Israele viola impunemente, le autorità israeliane hanno recentemente annunciato nuovi piani per costruire migliaia di unità abitative illegali destinate ai coloni sulla terra di Palestina. La presenza e la continua espansione degli insediamenti israeliani nei Territori Palestinesi Occupati rappresenta il più grande ostacolo alla pace nella regione. Più di mezzo milione di israeliani vivono in più di 120 insediamenti illegali costruiti a partire dall’occupazione israeliana della Cisgiordania e di Gerusalemme Est nel 1967.
Questi insediamenti sono illegali perché violano le leggi internazionali e le Convenzioni di Ginevra, le quali vietano la costruzione su terre sottratte illegalmente. Le Nazioni Unite e la maggior parte dei Paesi considerano illegali gli insediamenti israeliani. Eppure non è mai successo che si siano presi dei provvedimenti seri per imporre al governo di Tel Aviv il rispetto delle leggi. Sono palestinesi le case che quasi ogni giorno crollano sotto la spinta dei bulldozer israeliani; sono palestinesi le persone che da un giorno all’altro si ritrovano senza una casa, divenendo profughi; sono palestinesi gli agricoltori che vedono distrutti i loro ulivi e mandato in fumo il lavoro di una vita; sono palestinesi i pescatori le cui imbarcazioni vengono danneggiate e sequestrate.
Forse le Nazioni Unite e la Comunità internazionale dovrebbero indignarsi un po’ di meno e agire più fermamente, nei confronti di chi si prende gioco di qualunque diritto e qualunque legge, certo della propria impunità.
di Manuela Comito