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Israele e la “silenziosa” crisi economica

Il quotidiano israeliano The Calcalist ha recentemente pubblicato un articolo sulle difficoltà economiche che la colonia sionista di Israele sta affrontando.

“Il mercato del lavoro israeliano continua il suo netto declino in mezzo a un rallentamento economico sempre più profondo dall’inizio della guerra. Gli indicatori di salario e occupazione riflettono una crisi strutturale che colpisce il cuore dell’economia israeliana e la allontana dai livelli pre-bellici.

Il salario medio nel settore high-tech è diminuito del 3,1% in agosto a 32.244 shekel (circa 9.900 dollari Usa) rispetto ai 33.168 shekel di luglio, allontanandosi dal picco di marzo precedente quando aveva raggiunto 36.731 shekel (circa 11.300 dollari Usa). Anche il numero di dipendenti in questo settore è diminuito dello 0,5% a poco più di 400mila posti di lavoro, rappresentando solo il 9,6% del totale dei posti di lavoro nell’economia.

Questo declino colpisce uno dei principali pilastri della crescita in Israele. Le aziende tecnologiche stanno affrontando una chiara recessione degli investimenti e un calo delle assunzioni a causa della guerra e del crescente tumulto finanziario.

di Redazione

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