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Siria, ragazze alawite rapite, abusate e vendute

Siria – Indagini condotte da media indipendenti siriani, rivelano che decine di ragazze alawite sarebbero detenute in condizioni disumane nella prigione di Harem, una struttura controllata dai terroristi di Hts.

Secondo diverse organizzazioni per i diritti umani, le ragazze vengono trafficate tramite l’app crittografata Signal, nell’ambito di una rete illecita presumibilmente supervisionata da Anas al-Habra, ex membro della Coalizione Nazionale Siriana. Si dice che la rete di trafficanti operi in Turchia, Idlib e Hama, con crescente preoccupazione per il silenzio assordante e la possibile complicità di attori locali e internazionali.

Siria, le sconvolgenti conversazioni dei terroristi

In uno scambio verificato, un mercenario che si identifica come Abu Muawiyah Al-Ladani contatta un trafficante noto come Abu Al-Hawraa, chiedendogli di poter accedere a giovani donne alawite recentemente catturate e trafficate. I messaggi rivelano che alcune delle donne sono sposate, altre descritte come vergini, e vengono offerte in vendita in base al loro aspetto e al loro stato civile.

Abu Muawiyah scrive: “Verrò la prossima settimana dalla Turchia, se Dio vuole. Voglio alcune delle giovani ragazze alawite che sono arrivate da voi un paio di mesi fa. Ho visto una foto e mi è piaciuta, vedete se è ancora disponibile. Soprattutto, deve essere ancora vergine. Non modificatela. Che Dio vi benedica”. In risposta, Abu Al-Hawraa conferma la richiesta: “Ho visto la foto. Dammi un’ora o due e ti ricontatterò. Quando arriverai, tutto sarà pronto per te”.

Più tardi, aggiunge: “Non sono riuscito a trovare quella esatta, è già prenotata per altri. Ma ti invierò nuove foto tra cui scegliere. Fammi sapere la data del tuo arrivo e ti riceverò personalmente. Sarai soddisfatto e saremo degni della tua fiducia e di quella del nostro sceicco”.

Questo scambio conferma l’esistenza di una rete organizzata di traffico di donne siriane catturate, presumibilmente detenute e vendute tra gli ambienti affiliati ad Hts. Le associazioni di difesa dei diritti umani chiedono indagini e procedimenti immediati, avvertendo che il silenzio persistente equivale a complicità in crimini contro l’umanità.

di Redazione

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