Medio Oriente

Libano, Geagea si oppone ad Aoun e Salam

Libano – Nonostante abbia quattro ministri nel governo libanese, il leader delle Forze libanesi, Samir Geagea, sta conducendo una “battaglia” contro il presidente Joseph Aoun e il primo ministro Nawaf Salam per assicurarsi importanti vantaggi in vista delle prossime elezioni parlamentari, ed evitare di essere trattato come un partito apartitico in possibili accordi.

Ricordiamo che Geagea riteneva di meritare la carica di presidente non solo per la sua base popolare cristiana di estrema destra, ma anche perché aveva rispettato la tutela arabo-occidentale sul Libano.
Geagea preferiva un presidente che condividesse la sua visione anti-Hezbollah, come Fouad Makhzoumi o Ashraf Rifi, per formare il governo.

Ovviamente, Geagea è riuscito ad alienare i suoi oppositori cristiani, in particolare i movimenti Patriottico Libero e Marada, mantenendo incarichi chiave, tra cui il Ministero degli Affari Esteri, convinto che ciò lo avrebbe aiutato a indebolire definitivamente le comunità sciite, Hezbollah e Amal.

Questa era la sua principale speranza durante l’aggressione israeliana contro il Libano, sostenuta dagli Stati Uniti tra settembre e novembre; tuttavia, il consenso che ha portato all’elezione di Aoun e Salam ha minato il suo piano.

Parallelamente, il team di Geagea ha più volte dichiarato la propria disponibilità a impegnarsi in uno scontro aperto con Hezbollah. Ciò è evidente nelle posizioni provocatorie del ministro degli Esteri Youssef Rajji. In palese violazione dei suoi doveri di ministro degli Esteri, continua a giustificare gli attacchi israeliani e a condannare il movimento di Resistenza, violando in modo palese la sua missione di ministro degli Esteri. Agisce come portavoce delle Forze Libanesi.

Libano e ingerenze straniere

Da parte sua, l’inviata di Trump, Morgan Ortagus, durante la sua recente visita a Beirut, ha informato Geagea che i negoziati diretti con Israele e il disarmo di Hezbollah non sono al momento priorità per Salam e Aoun.

Geagea si è sentito frenato anche dopo essere stato informato dagli americani e dai sauditi che il compito di disarmare Hezbollah non è possibile con lo status quo del Libano. Inoltre, ciò che ostacola il piano di Geagea è che il team ministeriale lavori con Nawaf Salam, poiché provengono da contesti socioculturali diversi.

Ciò conferma che gli interessi nazionali non sono importanti per le Forze Libanesi. Inoltre, preferiscono l’abbandono dello stato sociale a favore della privatizzazione. Geagea teme anche l’impulso popolare ed ecclesiastico che ha portato alla presidenza di Aoun. Teme anche il sostegno di cui il presidente gode da parte di americani e sauditi, così come l'”alleanza della necessità” e alcune forze e personalità musulmane.

di Redazione

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