Siria, disarmo Pkk minaccia interessi israeliani

Il previsto disarmo del gruppo militante Pkk potrebbe rappresentare una minaccia per gli interessi del regime sionista in Siria. Secondo la stampa israeliana, è probabile che si verifichi un cambiamento importante nella regione con l’appello di Abdullah Ocalan, affinché il Pkk deponga le armi e si sciolga. Questo cambiamento potrebbe danneggiare gli interessi di Israele, rafforzando al contempo l’influenza della Turchia.
Nella sua campagna terroristica durata 40 anni contro la Turchia, il Pkk, elencato come organizzazione terroristica dalla Turchia e dai suoi alleati, è stato responsabile della morte di oltre 40mila persone, tra cui donne, bambini e anziani. Lo Ypg è il ramo siriano del Pkk. La deposizione delle armi da parte del Pkk/Ypg potrebbe cambiare le dinamiche di potere nella Siria post-Assad e sfidare l’occupazione del Paese da parte del regime sionista, ha riportato il quotidiano israeliano Haaretz.
Durante il governo Assad, lo spazio aereo siriano era tenuto aperto per Israele in coordinamento/complicità con la Russia, in un prossimo futuro, lo spazio aereo siriano potrebbe essere chiuso al regime sionista se la Turchia lo supervisionasse invece di Mosca.
Disarmo Pkk cambierebbe equilibrio di potere in Siria
Un’analisi ha affermato che il disarmo e lo scioglimento del Pkk “cambierebbero drasticamente” l’equilibrio di potere in Siria, influenzerebbero la posizione della Turchia e incoraggerebbero gli Stati Uniti a ritirare le truppe dalla Siria, dove attualmente sostengono i terroristi del Pkk/Ypg.
Sebbene Farhad Abdi Sahin, un capobanda del Pkk/Ypg (che si definisce anche Sdf), abbia sostenuto che l’appello di Ocalan a deporre le armi era rivolto solo al Pkk e non al Pkk/Ypg, se perdesse il sostegno degli Stati Uniti il gruppo dovrebbe seguire le direttive dell’amministrazione siriana, che ha escluso qualsiasi gruppo armato non statale nel Paese.
In questo caso, la Turchia potrebbe ritirarsi dalle zone sicure che ha istituito negli ultimi anni nel nord della Siria, vicino al confine turco, mettendo il regime sionista in una situazione difficile a livello internazionale come “potenza occupante nel sud della Siria”. Il canale 14 ha riferito che il corso degli eventi avrà grandi effetti nel nord dell’Iraq e nel nord della Siria.
di Redazione