Damasco, cristiani protestano dopo l’incendio dell’albero di Natale da parte di Hts
Centinaia di cristiani hanno manifestato ieri a Damasco per denunciare l’incendio di un albero di Natale ad Hama da parte di Hayat Tahrir al-Sham (Hts), il gruppo terroristico che ha preso il potere dopo la caduta del governo di Bashar al-Assad.
Portando croci di legno e la bandiera siriana, i manifestanti hanno marciato attraverso la capitale Damasco fino al Patriarcato greco-ortodosso di Bab al-Sharqi, gridando richieste di diritti per i cristiani. Le proteste sono scoppiate anche a Sahnaya, Jaramana, Hama e in altre zone, e secondo quanto riferito alcuni cristiani si sono armati contro i militanti di Hts.
Le riprese video del 23 dicembre hanno mostrato un grande albero di Natale incendiato a Suqaylabiyah, un quartiere cristiano di Hama. L’incidente, attribuito a militanti stranieri sotto il comando di Hts, ha scatenato l’indignazione. I resoconti hanno indicato che tra gli aggressori c’erano combattenti provenienti dalla Cecenia e dall’Uzbekistan.
Nonostante le scuse e le promesse di Hts di proteggere i diritti delle minoranze, si sono verificati altri incidenti simili. La scorsa settimana, i militanti hanno attaccato l’arcidiocesi greco-ortodossa di Hama, vandalizzato statue e profanato tombe. Sono state segnalate anche esecuzioni di alawiti ed ex soldati siriani. Per l’Occidente nessuna violazione dei diritti umani, sono “amici” che sbagliano.
di Redazione