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Yemen ha capacità navali strategiche

Yemen – Giorni fa, durante le manovre “Misface Your Faces”, le forze armate yemenite hanno rivelato una delle loro più importanti capacità navali, ovvero il sottomarino pilotato a distanza “Al-Qaraa”, in grado di effettuare precise e importanti operazioni contro navi e corazzate, fino alla selezione di obiettivi strategici.

Lo Yemen diventa così uno dei pochi Paesi al mondo a possedere tali capacità navali. Si tratta senza dubbio di un importante risultato militare che gli viene attribuito e mette in guardia anche i suoi nemici, in particolare gli Stati Uniti d’America e Israele.

Alcuni Paesi ostili allo Yemen hanno tentato di screditare questa conquista difensiva, sostenendo che questo sottomarino non è altro che il sottomarino americano senza pilota REMUS 600, di cui le forze yemenite hanno preso il controllo nel 2018. Questa accuse sono state smentite dal video dei media militari che mostra chiaramente che le forze armate hanno molti di questi sottomarini. Ciò conferma che sono stati in grado di fabbricarli attraverso il reverse engineering, cosa che molti Paesi non sono in grado di farlo.

Yemen, specifiche più importanti del sottomarino “Al-Qaraa”

Il sottomarino è stato utilizzato per distruggere un obiettivo navale (simulando imbarcazioni militari), provocando una massiccia esplosione, e ha dimostrato l’efficacia di questa nuova arma nelle operazioni di combattimento navale.

Questo sottomarino è stato clonato e sviluppato dal Dipartimento di Industrializzazione Militare delle Forze Armate yemenite. Se vengono copiate tutte le tecnologie possedute dal sottomarino americano REMUS 600, ciò significa che il sottomarino yemenita è autonomo e pilotato a distanza allo stesso tempo, e che è dotato di tecnologie avanzate che includono scansione laterale, immagini audio, video e altro tecnologie avanzate.

Il “Qaraa” ha la flessibilità necessaria per svolgere una varietà di compiti, rendendolo uno strumento vitale nelle operazioni navali contemporanee. Naviga ad alta velocità fino a più di 5 nodi, il che gli consente di muoversi rapidamente sull’acqua, caratteristica importante in ambienti operativi che richiedono una risposta rapida. Ciò significa che può svolgere efficacemente missioni di ricognizione e offensive, migliora la sua capacità di raccogliere informazioni di intelligence in modo tempestivo e di fornire informazioni accurate sugli obiettivi navali circostanti, in modo da facilitare la pianificazione delle operazioni navali e migliorare la capacità dello Yemen di prendere decisioni strategiche.

Questo sottomarino consente l’attuazione di precise operazioni navali offensive a lungo raggio contro navi da guerra, portando alla selezione di obiettivi strategici, migliorando così la capacità dello Yemen di interrompere i movimenti delle flotte nemiche senza la necessità di entrare in un tradizionale confronto militare.

Deterrenza rafforzata

Il sottomarino ha la capacità di immergersi a centinaia di metri di profondità, e di nascondersi e infiltrarsi tra avanzati sistemi radar e sensori. La cosa più importante è la sua grande capacità distruttiva, che può affondare i sottomarini, indipendentemente dalla loro capacità di resistere alle esplosioni. Tutte queste caratteristiche gli consentono di svolgere missioni in ambienti marittimi profondi e di monitorare le attività marittime in modo invisibile, rendendolo un’arma efficace nella raccolta di informazioni di intelligence senza che la sua presenza venga rivelata.

Uno dei compiti che può svolgere anche il sottomarino yemenita è la localizzazione delle mine marine. Questo risultato rafforza la capacità dello Yemen di scoraggiare le minacce marittime, proteggere le sue acque territoriali e continuare a imporre equazioni marittime, confermando che possiede capacità avanzate che gli consentono di cambiare le regole del gioco nel Mar Rosso e nell’oceano regionale. Questo risultato dimostra che le forze navali yemenite hanno ora la capacità di dirigere attacchi precisi su qualsiasi obiettivo navale ostile, il che rafforza la posizione del governo di Sanaa in eventuali futuri negoziati sulla sicurezza regionale.

di Redazione

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