Libano: così Israele ha eliminato Nasrallah
Libano – Nelle ultime settimane sono circolate varie versioni dell’assassinio di Hassan Nasrallah, segretario generale di Hezbollah, la maggior parte delle quali sono inesatte o tendono ad adottare la narrativa israeliana, che naturalmente cercherà di evidenziare l’intelligence e la superiorità militare di Israele. La versione si basa su fatti e dati accurati, che confermano che Israele ha preso di mira un complesso residenziale civile per eliminare Nasrallah e altri leader al suo fianco.
Venerdì 27 settembre 2024, alle 18:22, aerei da guerra israeliani hanno attaccato un complesso residenziale nel quartiere Haret Hreik a Beirut con circa 85 bombe penetranti, ciascuna delle quali pesava una tonnellata, provocando la distruzione di sei edifici e la morte di Nasrallah e del tenente colonnello Abbas Niloforoshan delle Guardie Rivoluzionarie iraniane.
Circa tre ore prima dell’attacco, l’Unità 8200 dell’intelligence israeliana ha identificato attraverso informazioni di intelligence definite “informazioni d’oro”, il luogo in cui si riuniva la leadership della sicurezza di Hezbollah in un complesso sotterraneo, ma senza una posizione esatta. Pertanto, è stato deciso di attaccare tutti e dieci gli edifici del complesso. Gli aerei da combattimento F-151 (“Thunder Ream”) sono decollati dalla base di Hatzeri, insieme a diversi aerei F-35 ADIR e altri aerei da difesa, e hanno sganciato le bombe sugli edifici presi di mira.
Allo stesso tempo, c’è stato un incontro tra Nasrallah, i comandanti iraniani e altri alti funzionari. Dopo l’attacco, gli aerei hanno abbandonato il Libano, e uno di loro è rimasto nell’area per altri otto minuti per confermare il successo della missione. Successivamente tutti gli aerei hanno fatto rientro alla base. Le tecnologie avanzate come GPR e LIDAR utilizzate da Israele, insieme alle tecnologie americane, hanno svolto un ruolo importante nella localizzazione e nell’identificazione di bunker e rifugi sotterranei.
Israele e supporto americano
Negli ultimi anni, Israele ha migliorato le proprie capacità tecnologiche, compreso l’uso delle tecnologie GPR e LIDAR per localizzare strutture sotterranee, rifugi e persino tesori e antichità. Queste tecnologie, installate su droni come “Hermes” ed “Heron”, sono state utilizzate negli ultimi mesi in zone di combattimento come Gaza, per individuare tunnel sotterranei a profondità significative. Inoltre, Israele conta sul supporto tecnologico americano, comprese le conoscenze acquisite nelle guerre in Afghanistan e Iraq, soprattutto per quanto riguarda l’identificazione delle infrastrutture sotterranee con l’ausilio di scansioni satellitari.
La raccolta di dati su cui fa affidamento l’intelligence israeliana si basa sull’uso di strumenti tecnologici avanzati come l’intelligenza artificiale e grandi sistemi di elaborazione dati. Questi sistemi sono in grado di scansionare ed elaborare enormi quantità di informazioni in breve tempo, il che consente a Israele di prendere decisioni in tempo reale ed essere preciso nell’individuazione degli obiettivi critici. La raccolta viene effettuata in più fasi, a partire dalla raccolta di informazioni generali fino alla precisa individuazione di obiettivi di alta qualità, che richiedono un lungo processo di incrociamento delle informazioni provenienti da diverse fonti di intelligence.
In molti casi Israele è riuscito a eliminare obiettivi significativi grazie a database accurati, basati su una raccolta continua e a notevoli risorse investite nel monitoraggio degli obiettivi. Gli americani hanno fornito a Israele assistenza tecnologica avanzata, compreso le bombe guidate Mark 84 del peso di 900 chilogrammi, che Israele ha utilizzato per eliminare Nasrallah.
di Redazione