Al-Arqab, il missile della Resistenza irachena
Al-Arqab – Uno dei risultati più importanti della battaglia Al-Aqsa Storm, è l’opportunità offerta alla Resistenza irachena per ristabilire le equazioni che aveva fissato per anni sul campo di battaglia, contro le forze americane e israeliane.
Uno dei risultati diretti di questo percorso sono le batoste militari che hanno causato a Israele e all’America, e l’esaurimento dei loro sistemi di difesa e di intercettazione. Questo avrà un grande effetto sull’allentamento della pressione sul fronte di Gaza.
Ed è quanto ha sottolineato il segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah (il 6 gennaio 2024), quando ha rivelato che “la Resistenza in Iraq ha lanciato droni verso Eilat, verso il Mar Mediterraneo, verso obiettivi interni a Israele. Ora, c’è chi dice che sono arrivati o non sono arrivati, come nel caso dei missili e dei droni dallo Yemen, l’importante è che questo nemico senta che contro di lui si sono aperti più fronti e che è sotto tiro. Che arrivino o meno non è la cosa principale, ma la cosa principale è che se ne sono andati e alla fine arriveranno, e se non arrivano, lasceranno la loro influenza profonda e importante, proprio come hanno lasciato la loro influenza a Eilat dal punto di vista economico, turistico e sociale, e questo è noto e dimostrato”.
Missile da crociera Al-Arqab
La Resistenza irachena ha rivelato, attraverso un videomessaggio, il lancio del missile da crociera a lungo raggio “Al-Arqab” verso la città di Haifa in Palestina. Questo dimostra che l’Iraq ha capacità uniche in grado di attaccare direttamente Israele, e la possibilità di attraversare i sistemi di difesa e di intercettazione nei suoi vari strati, contro obiettivi sensibili come la città di Haifa, considerata il fronte navale dell’entità, o addirittura contro gli impianti di petrolio e gas, come l’attacco ad Harish.
In passato, la Resistenza irachena ha già attaccato due obiettivi israeliani all’interno del territorio iracheno e nelle alture di Golan siriane occupate, in due operazioni separate contro il centro di spionaggio tecnico dell’intelligence dell’entità nel nord-est del distretto di Erbil nella regione del Kurdistan iracheno, e contro un obiettivo vitale israeliano nella Palestina occupata, a sud dell’insediamento di Ilad nelle alture di Golan occupate (che dista circa 316 km dall’Iraq).
Va notato che alla fine dello scorso anno la Resistenza in Iraq ha attaccato con armi adeguate anche un obiettivo nella città di Eilat. Tutti questi attacchi confermano che la Resistenza irachena ha la capacità di attaccare chiunque attacchi la sua sovranità e indipendenza, siano esse le forze americane o anche quelle israeliane.
di Redazione