Mar Rosso, chiuso porto di Eilat a causa degli attacchi della Resistenza yemenita
Il quotidiano Jerusalem Post ha annunciato che il porto di Eilat (l’unico porto israeliano sul Mar Rosso, situato all’estremità settentrionale del Golfo di Aqaba) è chiuso da novembre a causa delle operazioni della Resistenza yemenita, creando stress finanziario per la città.
Secondo il Congressional Research Service degli Stati Uniti, l’esercito yemenita ha attaccato Israele almeno 53 volte dall’inizio della guerra a Gaza il 7 ottobre 2023.
Il movimento di Resistenza Ansarullah prende di mira non solo il territorio israeliano, ma anche le navi commerciali e militari vicino allo stretto di Bab el-Mandeb, mentre cercano di accedere al Mar Rosso e al porto israeliano di Eilat. La punta settentrionale del Mar Rosso è protetta da sistemi antimissile, ma l’economia di Eilat sta crollando e le sue operazioni portuali sono scese a zero.
Gideon Golber, amministratore delegato del porto di Eilat, ha descritto così la situazione a Media Line: “Gli Houthi stanno cercando di soffocare Eilat e la sua economia. I restanti porti israeliani stanno assorbendo le spedizioni consegnate attraverso il Mar Rosso, ma Eilat dispone di attrezzature logistiche e personale inutilizzati. Se il conflitto nel nord, tra Israele ed Hezbollah, si intensificasse ulteriormente, colpendo i porti del Mar Mediterraneo, ciò potrebbe diventare una minaccia nazionale”.
Gideon ha osservato che, “molte navi che si spostano tra Israele e l’Asia devono deviare attorno all’Africa per evitare gli attacchi degli Houthi al largo delle coste dello Yemen. Ciò aggiunge tempo e costi alle spedizioni, aumentando anche il rischio di attacchi da altri luoghi, come la costa del Sud Africa o lo Stretto di Gibilterra”.
di Redazione