Medici Senza Frontiere (Msf) ha rilasciato una dichiarazione lunedì, fornendo un aggiornamento dall’interno dell’ospedale al-Shifa assediato di Gaza City dopo aver ripreso i contatti con un membro del personale.
Un chirurgo di Msf ha descritto la terribile situazione: “Non abbiamo elettricità. Non c’è acqua nell’ospedale. Non c’è cibo. Le persone moriranno in poche ore senza ventilatori funzionanti. Davanti al cancello principale ci sono molti corpi. Ci sono anche pazienti feriti; non possiamo portarli dentro.
Quando abbiamo mandato un’ambulanza a portare i pazienti – a pochi metri di distanza – gli israeliani hanno attaccato l’ambulanza. Ci sono persone ferite in giro per l’ospedale in cerca di cure mediche. Non possiamo portarli dentro. La situazione è pessima, è disumana. È un’area chiusa e nessuno sa di noi. Non abbiamo una connessione Internet.
L’équipe medica ha accettato di lasciare l’ospedale di Gaza solo se i pazienti saranno evacuati prima. Non vogliamo abbandonare i nostri pazienti. Ci sono 600 ricoverati, 37 neonati, qualcuno che necessita di una terapia intensiva. Non possiamo lasciarli.
“Abbiamo bisogno della garanzia che ci sia un corridoio sicuro per uscire. Abbiamo visto persone che cercavano di lasciare l’ospedale al-Shifa uccise dai cecchini o dai droni. All’interno dell’ospedale al-Shifa ci sono pazienti feriti ed équipe mediche. Se ci danno garanzie ed evacuano prima i pazienti, evacueremo”, ha concluso il medico di Msf.
di Redazione
