Iran, sventato complotto per assassinare religiosi sunniti e giudici
Iran – Il ministro dell’Intelligence iraniano, Esmail Khatib, ha affermato che le forze di sicurezza hanno sventato un complotto per assassinare diversi religiosi sunniti, giudici e membri del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (Irgc).
Il complotto, previsto per essere attuato il 30 settembre, era stato escogitato per “alimentare le differenze etniche e religiose”, ha dichiarato giovedì Esmail Khatib nella città santa di Mashhad.
“I nemici stanno cercando di attaccare i confini orientali del Paese con l’insicurezza”, ha osservato Khatib, esortando alla vigilanza da parte del clero sciita e sunnita, nonché delle autorità competenti.
Le osservazioni sono arrivate dopo che il ministero dell’Intelligence ha riferito che i suoi agenti avevano sventato un complotto per innescare almeno “30 esplosioni simultanee” in tutta la capitale Teheran.
L’operazione ha portato alla cattura di 28 terroristi che hanno cercato di colpire i “centri popolosi” della città e dipingere il Paese come insicuro, seminare terrore nella società e innescare caos e proteste, ha affermato il ministero.
Iran e i complotti occidentali
Il complotto era stato progettato per essere attuato in occasione dell’anniversario delle rivolte sostenute lo scorso anno dall’Occidente in tutto il Paese. Le violenze si sono diffuse in tutto il Paese in seguito alla tragica morte della ragazza Mahsa Amini. La giovane è svenuta in una stazione di polizia ed è stata dichiarata morta giorni dopo in un ospedale di Teheran. Un’indagine ha attribuito la sua morte alle sue precarie condizioni di salute, respingendo le accuse secondo cui era stata picchiata dalle forze di polizia.
Nelle ultime settimane, le forze di intelligence iraniane hanno arrestato un individuo coinvolto in numerosi atti di sabotaggio contro la rete dati della rete elettrica in uno dei maggiori parchi industriali della provincia centrale di Isfahan. A seguito di molteplici atti di sabotaggio dovuti al furto di cavi nella rete dati e alla conseguente interruzione della distribuzione elettrica, la questione è stata posta in cima all’agenda delle forze di sicurezza e di intelligence.
di Redazione