Il movimento di Resistenza libanese Hezbollah ha inviato convogli di aiuti umanitari in Siria a seguito di un devastante terremoto che ha colpito il Paese arabo tra paralizzanti sanzioni occidentali.
Il vice segretario generale di Hezbollah, lo sceicco Naim Qassem, ha dichiarato martedì alla rete televisiva libanese al-Manar che i Paesi di tutto il mondo devono affrettarsi a inviare soccorritori, attrezzature e aiuti per sostenere le vittime del terremoto. Ha offerto le sue condoglianze alla nazione e al governo siriano, sottolineando che Hezbollah ha inviato convogli di aiuti umanitari nelle aree colpite dal terremoto.
Un devastante terremoto di magnitudo 7,8 ha colpito lunedì la Turchia sud-orientale e la Siria nord-occidentale, uccidendo e ferendo migliaia di persone e riducendo in macerie molti edifici. I soccorritori stanno ancora lavorando a temperature gelide per trovare coloro che sono ancora intrappolati sotto le macerie. L’ultimo bilancio delle vittime si avvicina a 12mila.
L’enorme terremoto ha fatto crollare interi condomini nelle città turche e ha accumulato ulteriore devastazione su milioni di siriani sfollati da anni di guerra.
Lo sceicco Qassem ha sostenuto che le sanzioni statunitensi, sostenute dalla maggior parte dei Paesi arabi, stanno ostacolando le operazioni di soccorso e salvataggio, aggiungendo che le misure coercitive sono contrarie ai principi umanitari fondamentali.
L’alto funzionario di Hezbollah ha sottolineato che l’Occidente deve rendersi conto che i siriani sono tutti uniti nella lotta contro i gruppi terroristici e che la nazione non accetterà alcun diktat straniero.
di Redazione
