Assad: “Salvare i bambini dei campi di Al-Hol e Al-Roj”
Si continua a discutere sulle orrende condizioni in cui versano decine di migliaia di donne e bambini nei campi gestiti dalle milizie curse in Siria. Il presidente siriano Bashar al-Assad, durante l’incontro con la commissaria per i diritti umani della Federazione Russa, Maria Lova Belova, ha discusso della questione dei bambini dei campi di “Al-Hol” e “Al-Roj”, affiliati alle Forze democratiche siriane (Sdf).
L’ufficio stampa della Presidenza siriana ha affermato che la discussione durante l’incontro ha ruotato attorno alla questione dei bambini nei campi di “Al-Hol” e “Al-Roj”, dove i passi e gli sforzi congiunti siro-russi per far uscire questi bambini dei campi sono stati affrontati, nonostante i numerosi ostacoli che alcuni Paesi occidentali hanno posto.
Al-Assad ha sottolineato che “sebbene questo sia principalmente un aspetto umanitario, l’Occidente sta investendo politicamente questo problema con l’obiettivo di mantenere questi campi come incubatrici per il terrorismo”.
Assad: “Chiudere questi campi disumani”
Il presidente siriano ritiene che, parallelamente all’evacuazione dei bambini, “si dovrebbe lavorare per chiudere completamente questi campi disumani”.
A sua volta, il commissario Belova ha sottolineato “l’importanza di sviluppare meccanismi di cooperazione tra istituzioni e organismi in Siria e Russia in questo dossier, mobilitando tutte le capacità e scambiando esperienze, con l’obiettivo di reintegrare e riabilitare i bambini che vivono in questi campi”.
Il quotidiano americano, “Washington Post”, ha parlato nella sua inchiesta sul campo di Al-Hol in Siria, lo scorso settembre, di decine di crimini commessi nel campo, e del ruolo delle donne e delle famiglie dei combattenti Isis in fuga dall’Iraq e dalla Siria.
Più di 70 persone sono state uccise quest’anno nel campo, poiché i seguaci dell’Isis cercano di imporre restrizioni ai residenti del campo e di regolare i conti con loro.
Il campo di Al-Hol, il più grande della Siria, ospita 62mila persone, tra cui oltre l’80% sono donne e bambini.
Le delegazioni dei Paesi europei (Belgio, Finlandia, Germania, Austria e la regione spagnola della Catalogna), si sono recate lo scorso marzo nei campi. Hanno chiesto “misure urgenti da adottare per garantire la sicurezza fisica, emotiva e morale dei bambini, nel rispetto del principio europeo dell’interesse superiore del bambino. Ancora una volta, alle dichiarazioni non hanno fatto seguito i fatti. Ipocrisia occidentale!
di Redazione