Sudan, scontri tribali nel Darfur, decine le vittime
L’Onu ha annunciato lunedì che gli scontri tribali scoppiati nel fine settimana nella regione del Darfur occidentale, nel Sudan, hanno ucciso almeno 50 persone e ne hanno ferite circa 132.
Nel dettaglio, la violenza è avvenuta tra gli arabi Rizeigat e le tribù Masalit a Genena, la capitale della provincia del Darfur occidentale. È accaduto sabato dopo che uomini armati hanno ucciso a colpi d’arma da fuoco due persone Masalit, secondo l’agenzia per gli affari umanitari delle Nazioni Unite. Altri due Masalit sono rimasti feriti nella sparatoria. Le circostanze delle sparatorie non sono state immediatamente chiare. Da allora, le due tribù hanno mobilitato le loro forze armate. Le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza nel Darfur occidentale.
Adam Regal, portavoce di un’organizzazione locale che aiuta a gestire i campi profughi in Darfur, ha dichiarato lunedì che una granata ha colpito un campo per sfollati a Genena, provocando un incendio che ha bruciato diverse case.
Il comitato dei medici sudanesi nel Darfur occidentale ha riferito che domenica sera uomini armati hanno aperto il fuoco su un’ambulanza, ferendo tre operatori sanitari.
Il dottor Ibrahim Adam Othman, un membro del comitato, ha dichiarato che il bilancio delle vittime potrebbe essere molto più alto perché molti non sono stati in grado di raggiungere gli ospedali.
Sudan, sospese attività umanitarie Onu
Le Nazioni Unite hanno riferito che tutte le attività umanitarie sono state sospese poiché le strade intorno alla parte meridionale di Genena sono state bloccate. L’Onu ha aggiunto che più di 700mila persone sono state colpite dagli scontri, dal momento che Genena funge da hub per la consegna degli aiuti alla regione.
Un numero imprecisato di persone è fuggito dalle proprie case nei quartieri di Hay al-Jabal e al-Jamarik a Genena e si è rifugiato nelle moschee e negli edifici pubblici vicini, ha aggiunto l’agenzia delle Nazioni Unite.
Il governatore del Darfur occidentale, Mohammed Abdalla al-Duma, ha affermato che i funzionari stanno prendendo “le misure necessarie”, ed ha esortato i residenti a Genena a rimanere a casa fino a quando le forze di sicurezza non avranno risolto la situazione.
Gli scontri hanno rappresentato una sfida agli sforzi del governo di transizione del Sudan per porre fine a ribellioni decennali in aree come il Darfur.
di Redazione