Donne in Iran, in 700 fanno imprenditoria
Il ruolo delle donne in Iran spesso è al centro della propaganda occidentale che prova, da circa 40 anni e attraverso i media asserviti, a screditare la Repubblica islamica.
Proviamo a darvi alcune cifre sul ruolo delle donne iraniane e sfatare i tanti tabù costruiti ad arte dall’Occidente. Circa 700 donne imprenditrici sono attive in tutto il Paese. I prestiti speciali sono destinati a donne imprenditrici che lavorano in parchi industriali e piccole industrie.
La maggior parte degli imprenditori è attiva nel campo dell’elettronica, della chimica e dei servizi e la maggior parte dei loro prodotti sono utilizzati nell’industria alimentare, chimica e metallurgica. Hanno anche successo nelle esportazioni e gli imprenditori che lavorano nei parchi industriali non sono tenuti ad avere diversi licenze per il loro lavoro e sono esenti da tasse per dieci anni.
Hanno il permesso di iniziare la loro attività economica pagando solo il 5% del prezzo del terreno e sono autorizzate a pagare l’intero prezzo del terreno in 60 rate. Le donne ricevono anche 50 milioni di rial (circa 1.200 dollari) in prestiti per partecipare a fiere commerciali. La maggior parte degli imprenditori proviene dalle province di Khorasan Razavi, Isfahan e Teheran.
Donne in Iran
Le donne iraniane vivono in un Paese in cui godono di un trattamento paritario e di maggior libertà rispetto alle donne dei Paesi vicini. In Iran per esempio le donne possono sedere in parlamento, guidare, votare, acquistare terreni e immobili e lavorare.
È una situazione che ha origini in una lunga tradizione storica. I ritrovamenti archeologici testimoniano che nell’Iran antico, le donne potevano lavorare, possedere beni propri, vendere, acquistare o affittare terreni e immobili e pagavano le tasse. Si ha notizia di donne che occupavano posizioni di responsabilità nei luoghi di lavoro e anche di alcune donne che detenevano cariche militari di grado elevato. Ancora in epoca sasanide però i diritti delle donne non erano stati formalmente sanciti.
di Redazione