16 bambini palestinesi uccisi nella prima metà del 2019
Le forze militari israeliane hanno ucciso 16 bambini palestinesi e altri 1.223 sono stati feriti nella Striscia di Gaza nella prima metà di quest’anno, secondo il Centro Al-Mezan per i diritti umani.
Secondo un rapporto pubblicato dal Centro Al-Mezan per i diritti umani, centinaia di bambini palestinesi sono stati vittime di violenze dall’inizio delle proteste per la Grande Marcia del Ritorno, quando centinaia di migliaia di manifestanti palestinesi si sono riversati nella zona cuscinetto che separa Gaza da Israele.
Nello stesso periodo, 17 bambini sono stati arrestati dalle forze israeliane durante le proteste. Il rapporto ha anche rivelato che c’è stato un aumento del numero di bambini palestinesi uccisi e feriti dalle forze israeliane, mentre ha sottolineato le continue violazioni sistematiche dei diritti umani nella Striscia di Gaza.
In un comunicato stampa dello scorso anno, il Centro Internazionale per la Difesa dell’infanzia in Palestina, che difende i diritti dei bambini palestinesi nei territori palestinesi occupati da Israele, ha affermato che le forze israeliane hanno deliberatamente ucciso dei minori con munizioni vere.
Israele ha risposto alle manifestazioni, che si svolgono ogni venerdì, con forza letale, uccidendo centinaia di palestinesi e ferendone altre migliaia. Israele è stato criticato anche delle Nazioni Unite per l’uccisione di manifestanti a Gaza e per il trattamento riservato ai palestinesi, dichiarandolo un “crimine di guerra” ai sensi dello Statuto di Roma. L’alto numero di vittime provocò una reazione diplomatica contro Israele e nuove accuse per uso eccessivo della forza contro dimostranti disarmati.
La violenza israeliana è continuata tra la paralisi diplomatica, diminuendo le speranze di pace e intensificando la frustrazione palestinese con le politiche del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Circa duemila bambini sono stati arrestati dalle forze di sicurezza israeliane dal 2000 e sottoposti a procedimenti giudiziari militari.
Gruppi internazionali per i diritti umani hanno pesantemente criticato il modo in cui Israele ha trattato l’eroina palestinese Ahed Tamimi, mettendo sotto esame il sistema giudiziario militare israeliano che i giovani palestinesi affrontano in Cisgiordania. Tamimi è stata liberata dopo una detenzione di otto mesi, ma circa 270 bambini palestinesi continuano ad essere incarcerati e sottoposti a trattamenti inadeguati dai carcerieri israeliani.
Secondo un rapporto pubblicato lo scorso luglio dal Centro per gli studi sui prigionieri palestinesi, c’è stato un aumento del 30% del numero di bambini arrestati rispetto allo stesso periodo del 2017, quando 380 bambini furono arrestati dalle forze israeliane.
di Giovanni Sorbello