11 novembre 1982: quando Hezbollah schiaffeggiò Israele
Era l’11 novembre 1982, quando un giovane di Hezbollah, Ahmad Kassir, fece esplodere la sua autobomba contro il quartier generale del comando militare israeliano a Tiro, pochi mesi dopo l’invasione israeliana.
La massiccia esplosione rase al suolo l’edificio di sette piani uccidendo quasi 80 israeliani, compresi diversi ufficiali. Almeno altri 110 militari rimasero feriti nell’esplosione che sconvolse sia Tel Aviv che Washington.
Hezbollah colpisce Israele
“Era la prima volta che un giovane guidava la sua auto carica di esplosivo contro una roccaforte fortificata del nemico”, ha dichiarato oggi il segretario generale di Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah a proposito di Ahmad Kassir. La dichiarazione è avvenuta durante la cerimonia della Giornata del martire.
“L’operazione aveva spianato la strada ai combattenti della Resistenza per effettuare attacchi simili contro il nemico israeliano. Tuttavia, nessun’altra operazione ha ottenuto la gloria che aveva ottenuto quella di Ahmad Kassir, soprattutto per quanto riguarda il numero di morti”, ha dichiarato Sayyed Nasrallah.
Hezbollah ha designato l’11 novembre come giorno del martire, in ricordo del martire Ahmad Kassir che schiaffeggiò eroicamente l’entità sionista in un momento in cui nessuno aveva mai osato pensare di affrontare un soldato israeliano.
Chi era Ahmad Kassir?
Il martire Ahmad Kassir è nato nel villaggio meridionale di Deir Qanoun al-Nahr, il 4 settembre 1963. È cresciuto in una famiglia religiosa. Sebbene non potesse finire la sua formazione accademica, Kassir aveva una forte passione per la lettura. Acquistava diversi libri ed era aggiornato sulle nuove pubblicazioni.
Il giovane, chiamato “Principe dei martiri”, era noto per le sue buone maniere, la sua gentilezza e il suo coraggio. Tra i suoi amici era noto per le sue posizioni anti-israeliane.
di Redazione