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Nazioni Unite: rischio disordini sociali dopo calo dei salari globali

I salari globali sono diminuiti nel 2022 per la prima volta dalla crisi finanziaria globale a causa dell’aumento del costo della vita, che minaccia di peggiorare la disuguaglianza e di provocare disordini sociali, ha avvertito l’agenzia del lavoro delle Nazioni Unite.

I salari mensili sono diminuiti dello 0,9% in termini reali nella prima metà del 2022, la prima crescita salariale negativa dal 2008, ha dichiarato l’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo) nel suo ultimo rapporto sui salari globali pubblicato mercoledì.

I gruppi a basso reddito sono stati colpiti in modo particolarmente duro dopo aver subito significative perdite salariali durante la pandemia di COVID-19, secondo il Global Wage Report 2022-23 dell’Ilo.
Nonostante gli aumenti per tenere il passo con l’inflazione, il salario minimo è diminuito in termini reali dal 2020 al 2022 in Bulgaria, Spagna, Sri Lanka, Corea del Sud, Regno Unito e Stati Uniti, ha affermato l’Ilo. I salari complessivi sono stati inferiori in termini reali nel 2022 rispetto al 2008 in Italia, Giappone, Messico e Regno Unito.

Il crollo dei salari arriva nonostante l’aumento della produttività, con il 2022 che mostra il più grande divario tra la crescita della produttività del lavoro reale e la crescita dei salari reali nei Paesi ad alto reddito dal 1999.

Nazioni Unite: deterioramento salari continuerà senza risposte politiche dei governi

Il direttore generale dell’Ilo, Gilbert F Houngbo, ha affermato che il deterioramento dei salari reali probabilmente continuerà senza risposte politiche mirate da parte dei governi. “Ciò aumenterebbe la probabilità di una recessione più profonda, un rischio che sta già peggiorando a causa delle politiche monetarie restrittive adottate dalle banche centrali nei loro sforzi per abbassare l’inflazione”, ha dichiarato Houngbo.

L’inflazione globale dovrebbe raggiungere l’8,8% entro la fine del 2022, secondo il Fondo monetario internazionale, prima di scendere al 6,5% nel 2023 e al 4,1% nel 2024. Per regione, l’Europa orientale e il Nord America hanno registrato i cali più marcati negli acquisti potere, con i salari reali in calo rispettivamente del 3,3% e del 3,2% nella prima metà del 2022. L’Unione Europea ha visto i salari reali diminuire del 2,4%, mentre l’America Latina e i Caraibi hanno registrato un calo dell’1,7%. L’Africa ha visto i salari reali ridursi dello 0,5%, riporta l’agenzia del lavoro delle Nazioni Unite.

di Redazione

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