Asia

Yemen, venti navi con prodotti alimentari sequestrate dai sauditi

La marina militare della coalizione saudita ha sequestrato venti navi che trasportano cibo e prodotti petroliferi destinati allo Yemen.

La televisione yemenita Al-Masirah ha riferito venerdì scorso che la coalizione saudita ha sequestrato 20 navi che trasportano cibo e prodotti petroliferi destinati in Yemen. Secondo la fonte, sette delle navi sequestrate trasportavano prodotti petroliferi che erano stati “dirottati” e autorizzati dalle Nazioni Unite.

La fonte ha anche riferito che il carico delle navi mercantili che trasportano prodotti petroliferi è di oltre 400mila tonnellate, mentre il peso del carico delle navi che trasportano prodotti alimentari è di oltre 100mila tonnellate.

La compagnia petrolifera yemenita ha presentato un rapporto sulle navi sequestrate, sottolineando gli sforzi della coalizione saudita e dei suoi mercenari per fermare le attività delle raffinerie arabe.

Yemen, cinque anni di crimini sauditi

Dal 26 marzo 2015, l’Arabia Saudita ha deciso di attaccare lo Yemen. Ciò dopo che le forze rivoluzionarie yemenite avevano cacciato Mansour Hadi, il presidente dello Yemen considerato fedelissimo dell’Arabia Saudita. In altre parole, dopo aver appreso di non poter più controllare lo Yemen, il regno saudita ha deciso di mettere a ferro e fuoco la nazione confinante. Fino ad oggi sono morte oltre 100mila persone.

Per giustificare una guerra che il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman vuole vincere a tutti i costi per convincere la sua famiglia ad affidargli il trono dopo la morte del padre malato, il regno saudita ha cercato di usare il solito vecchio paradigma “sciiti-sunniti”, sfruttando il fatto che parte dei rivoluzionari yemeniti Houthi sono sciiti ismailiti.

Sempre per portare avanti una guerra assurda, la rivoluzione in Yemen è stata presentata come fomentata dall’Iran, mentre Teheran, come avviene proprio qui in questo momento, vuole solo che termini il massacro di civili innocenti. Ogni giorno, aerei sauditi si levano in volo indisturbati e bombardano le zone abitate del Paese, anche perchè non sono più rimaste infrastrutture. Persino le scuole e gli ospedali allestiti dalle organizzazioni come la Croce Rossa sono stati bombardati.

di Yahya Sorbello

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