Yemen: si continua a combattere in tutto il Paese
Non si fermano i combattimenti in Yemen tra i ribelli sciiti Houthi e le forze fedeli all’ex presidente Hadi. Trenta sono le persone rimaste uccise oggi in nuovi scontri scoppiati nella provincia meridionale di Bayda, tra i combattenti sciiti Ansarullah e le forze fedeli all’ex presidente yemenita Abd Mansour Hadi.
Gli scontri sono scoppiati quando le tribù pro-Hadi hanno attaccato diverse basi e posti di blocco dei combattenti Houthi. Gli scontri hanno provocato la morte di 15 combattenti Houthi e nove membri delle tribù.
A Marib, ad est della capitale Sana’a, sei componenti delle tribù fedele ad Hadi, tra cui un capo tribù, sono stati uccisi in scontri avvenuti ieri con i ribelli sciiti Ansarullah.
I combattenti Houthi domenica scorsa hanno preso il controllo della città strategica di Ta’izz, situata tra la capitale Sana’a e Aden, dove nelle ultime settimane aveva trovato rifugio l’ex presidente Hadi.
Il movimento Ansarullah, in risposta alle dichiarazioni minacciose rilasciate giorni fa dal ministro degli Esteri saudita Saud al-Faisal su un possibile intervento militare del regno Saud in Yemen, afferma che i propri combattenti sono pronti a respingere qualsiasi aggressione militare.