Yemen, liberata la regione di al-Jawf
Yemen – L’esercito e la Resistenza yemenita affermano di aver liberato il 95 percento della provincia settentrionale di al-Jawf, dalla presenza di forze della coalizione militare guidata dall’Arabia Saudita. Nel corso delle operazioni militari, la Resistenza ha ucciso almeno 1.200 mercenari.
Un portavoce delle forze armate yemenite, il generale di brigata Yahya Saree, ha annunciato la notizia mercoledì scorso, affermando che l’operazione, iniziata a metà marzo, ha distrutto diversi campi militari saudita e ha sgombrato aree ad al-Marzaiq e al-Muhashima.
Almeno 1.200 mercenari filo-sauditi sono stati uccisi durante l’operazione, ha dichiarato il generale nel corso di un’intervista rilasciata alla televisione yemenita al-Masirah. Saree ha aggiunto che le aree recentemente liberate sono ampie 3.500 chilometri quadrati, compreso l’intero deserto di al-Hazm. I gruppi terroristici Daesh e al-Qaeda avevano acquisito importanti basi d’appoggio nel deserto del Jawf.
Il portavoce dell’esercito ha affermato che la base più importante della coalizione guidata dai sauditi nella provincia, vale a dire il campo militare di al-Labanat, è stata distrutta, aprendo la strada a un’operazione simile nella vicina provincia di Ma’rib.
Saree ha affermato che la coalizione guidata dai sauditi ha aumentato in modo significativo la sua presenza a Ma’rib, trovando la vigorosa reazione di esercito e Resistenza yemenita. “Abbiamo opzioni strategiche che faranno pentire il nemico della sua escalation e dovranno accettarne le conseguenze”, ha aggiunto il generale.
Yemen, la più grave crisi umanitaria al mondo
Il Progetto di localizzazione di eventi e conflitti armati con sede negli Stati Uniti, un’organizzazione no profit di ricerca sui conflitti, stima che la guerra saudita abbia causato oltre 91mila vittime negli ultimi cinque anni. La guerra ha anche messo a dura prova le infrastrutture del Paese, distruggendo ospedali, scuole e fabbriche. Le Nazioni Unite affermano che oltre 24 milioni di yemeniti hanno un disperato bisogno di aiuti umanitari, tra cui 10 milioni che soffrono di livelli estremi di fame.
di Yahya Sorbello