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Gaza, comunicato Ambasciata iraniana

Ambasciata dell’Iran sul genocidio a Gaza – Da quasi otto decenni, il popolo palestinese viene privato del diritto all’autodeterminazione, dei suoi diritti fondamentali e della sua terra ancestrale. In questi ottant’anni, il regime occupante sionista, senza il minimo riguardo per le leggi e le norme del diritto internazionale, compreso il diritto internazionale umanitario, beneficiando del sostegno multilaterale di Stati Uniti e Occidente e godendo dell’immunità da ogni responsabilità, ha commesso i più atroci crimini di guerra contro il popolo palestinese.

Il diritto alla legittima difesa è un diritto intrinseco riconosciuto dalla Carta delle Nazioni Unite e dal diritto internazionale. In quanto popolo privato del diritto fondamentale all’autodeterminazione, i palestinesi hanno senza dubbio il diritto di difendersi e di resistere all’occupazione e all’aggressione. Questo è un diritto per il quale la nazione palestinese non ha necessità di ricevere permessi od ordini da alcuno.

Proiezioni fuorvianti non cambiano la realtà; l’operazione tempesta di Al-Aqsa è il simbolo del movimento spontaneo della nazione palestinese in difesa dei propri diritti fondamentali, della propria dignità umana, nonché inevitabile reazione alla continua oppressione e aggressione del suo popolo.

Tutte le prove e testimonianze, comprese le recenti posizioni delle autorità sioniste, indicano l’intenzione di quel regime di vendicarsi ciecamente contro le operazioni di difesa dei palestinesi uccidendone in gran numero e indiscriminatamente e distruggendo aree residenziali, moschee, ospedali e scuole; questo non è che l’inizio di un vero e proprio genocidio. L’attacco all’ospedale al-Mu’amdani di Gaza e l’uccisione di più di mille civili, tra cui un gran numero di donne e bambini innocenti, sono un chiaro esempio dell’efferatezza di questo regime.

Ora è dovere della comunità internazionale e di tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite, adottare quanto prima le misure necessarie per impedire il persistere di gravi violazioni del diritto internazionale e l’allargarsi della crisi, e astenersi da qualsiasi cooperazione o complicità con l’aggressore occupante, per i quali saranno chiamati a rispondere a livello internazionale.

La Repubblica Islamica dell’Iran sottolinea ancora una volta che l’unica soluzione alla crisi palestinese è porre fine all’occupazione e riconoscere il diritto di determinazione del proprio destino all’oppresso popolo palestinese e la realizzazione di uno Stato palestinese indipendente con capitale Gerusalemme.

I recenti riferimenti, diretti e indiretti, di alcune autorità italiane alla Repubblica Islamica dell’Iran sono solo un modo per distogliere l’opinione pubblica mondiale dai crimini organizzati del regime sionista e per nascondere il silenzio e la complicità di queste autorità con gli odiosi crimini di questo regime nel sottovalutare il valore della vita del popolo palestinese. Ciò che sta accadendo oggi a Gaza indebolisce la credibilità dei Paesi che sostengono le azioni di questo regime criminale. Non è possibile invitare gli altri a esercitare l’autocontrollo e, dall’altro, fornire pieno sostegno al regime sionista per i suoi crimini di guerra.

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