Yemen, Croce Rossa ritira dipendenti per rischi sicurezza
Il Comitato internazionale della Croce Rossa ha dichiarato giovedì scorso di aver ritirato 71 membri dello staff internazionale dallo Yemen per le crescenti minacce alla sicurezza.
“Mentre la delegazione in Yemen ha ricevuto numerose minacce in passato, non possiamo ora accettare ulteriori rischi a meno di due mesi dall’omicidio di un membro dello staff. La sicurezza del nostro team, che viene intimidito dalle parti in conflitto, è un prerequisito non negoziabile per la nostra presenza e il lavoro nello Yemen”, ha riferito l’organizzazione in una nota. Ad aprile, membri della coalizione militare guidata dall’Arabia Saudita hanno ucciso l’operatore libanese del Comitato internazionale della Croce Rossa, Hanna Lahoud, nella città yemenita di Taiz.
Il capo uscente del Comitato internazionale della Croce Rossa nello Yemen, Alexandre Faite, ha affermato che più persone stanno morendo nel Paese a causa degli effetti indiretti dell’aggressione militare della coalizione guidata dall’Arabia Saudita.
L’aggressione militare saudita contro lo Yemen è iniziata nel marzo 2015 a sostegno dell’ex regime yemenita fedele a Riyadh. Il ministero dei Diritti Umani yemenita ha annunciato in un comunicato che l’aggressione militare saudita ha causato fino a questo momento oltre 600mila civili tra morti e feriti. Le Nazioni Unite riferiscono che circa 22,2 milioni di persone nello Yemen hanno bisogno di aiuti alimentari, tra cui 8,4 milioni rischiano di morire per mancanza di cibo.
di Redazione