Yemen – Il 25 marzo 2015, l’Arabia Saudita, con la cooperazione di un certo numero di alleati regionali, ha iniziato una chiara invasione militare contro il popolo yemenita. L’Arabia Saudita ha compiuto questa brutale aggressione con il pretesto di “ripristinare la legittimità”. Hanno preso di mira i civili yemeniti e le infrastrutture del Paese nelle prime ore dell’attacco militare.
Aref Al-Amiri, il portavoce del Ministero dei Diritti Umani del Governo di Salvezza Nazionale dello Yemen, ha dichiarato lunedì in un’intervista all’agenzia stampa al-Maalomah, che circa 8mila bambini sono stati uccisi durante gli otto anni di guerra condotta dal regime saudita.
I bambini yemeniti vivono in condizioni fisiche e mentali molto difficili, problemi di salute, omicidio, sfollamento, asilo e violazione di tutti i loro diritti a causa del totale blocco imposto dal regime saudita allo Yemen.
Anche Abdullah al-Suwaidi, consigliere del ministero dei Trasporti dello Yemen, ha dichiarato ad al-Maalomah che, a seguito degli attacchi della coalizione saudita negli ultimi otto anni, i danni alle infrastrutture di trasporto terrestre, marittimo e aereo dello Yemen ammontano a sei miliardi di dollari.
Anche l’organizzazione legale “Entesaf”, che ha registrato violazioni dei diritti delle donne e dei bambini yemeniti, ha annunciato alcune settimane fa in un rapporto che 5mila donne yemenite sono state uccise o ferite durante gli otto anni di guerra.
Secondo Entesaf, una donna yemenita e sei bambini muoiono ogni due ore a causa delle cattive condizioni di salute e della mancanza di accesso all’assistenza sanitaria e ai servizi durante la gravidanza o il periodo del parto. Inoltre, più di 1,5 milioni di donne yemenite in gravidanza o in allattamento soffrono di malnutrizione.
di Redazione
