Washington spenderà 11 miliardi di dollari in attacchi informatici contro Stati “indesiderati”
Washington prevede di spendere il prossimo anno circa 11 miliardi di dollari per effettuare attacchi informatici con l’obiettivo di controllare i governi ostili, ha dichiarato sabato il viceministro degli Esteri russo, Oleg Syromolotov.
“I Paesi occidentali vogliono utilizzare le informazioni e i loro vettori – big data e strumenti software per la loro trasmissione – per soggiogare governi indesiderati attraverso attacchi informatici”, ha dichiarato all’agenzia Sputnik Oleg Syromolotov, aggiungendo che “il solo budget del Pentagono per questi scopi nel 2023 sarà più di 11 miliardi di dollari”.
Il viceministro degli Esteri ha sottolineato che, secondo i nuovi documenti dottrinali diffusi a ottobre, l’amministrazione del presidente Usa Joe Biden ha “dichiarato il mondo intero e lo spazio informativo globale la sua sfera di interesse”.
Il 12 ottobre, l’amministrazione Biden ha rilasciato la Strategia di sicurezza nazionale del 2022 che ha caratterizzato la Cina come la sfida geopolitica più importante per gli Stati Uniti.
Secondo il documento, Pechino è l’unico rivale di Washington che presumibilmente cerca di aumentare la sua capacità economica, diplomatica e militare per cambiare l’ordine internazionale.
I commenti di Syromolotov arrivano sulla scia della precedente dichiarazione dell’ambasciata russa negli Stati Uniti che ha condannato le sanzioni di Washington contro Mosca come un tentativo di esercitare pressioni su governi “scomodi” per gli Stati Uniti.
La missione diplomatica russa ha affermato che Washington sta tentando di costringere “altri Paesi ad adeguare la loro politica estera”, mascherando questi tentativi come azioni a difesa dei diritti umani.
di Redazione