Washington ha presentato il “piano in 20 punti” per Gaza. Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha accettato ieri la proposta del Presidente Donald Trump, denominata “piano in 20 punti”.
Punti chiave del piano di Washington
– I combattimenti cesseranno immediatamente e i prigionieri israeliani saranno rilasciati entro 72 ore, una volta raggiunto un accordo tra le parti.
– Israele libererà 250 prigionieri all’ergastolo e 1.700 palestinesi di Gaza detenuti dopo il 7 ottobre.
– Gaza sarà amministrata da un governo tecnico temporaneo, con Israele che si asterrà dall’annessione del territorio.
– Nessuno sfollamento forzato da Gaza e inizierà la ricostruzione della Striscia come “zona libera dal terrorismo e de-radicalizzata”.
– Verranno istituiti un piano di “sviluppo economico” di Trump “per ricostruire e dare nuova energia a Gaza” e una “zona economica speciale”.
– Tutte le infrastrutture militari e “terroristiche” a Gaza saranno distrutte, compresi tunnel e impianti di produzione di armi.
– Tutte le “operazioni militari” saranno interrotte durante questo periodo per un ritiro graduale delle forze israeliane. Ai membri di Hamas che si impegnano per la “pace” verrà concessa l’amnistia, mentre a coloro che non lo faranno verrà offerto un passaggio sicuro verso Paesi terzi.
– La “sicurezza” sarà garantita da forze regionali e internazionali, che contribuiranno anche all’addestramento della polizia palestinese, mentre gli aiuti saranno consegnati a Gaza a livelli concordati. Gli Stati Uniti supervisioneranno il dialogo tra palestinesi e israeliani se l’Autorità Nazionale Palestinese attuerà “riforme” in base alle richieste di Stati Uniti e Israele.
Un accordo che nei fatti si traduce in una resa incondizionata, permettendo così a Israele e Stati Uniti di occupare la Striscia di Gaza senza più combattere, e mettere in pratica i loro vergognosi piani per una “riqualificazione” della Striscia.
di Redazione
