Il Wall Street Journal ha riferito che alcune fabbriche europee che facevano affidamento sull’energia russa a basso costo hanno chiuso a causa dell’aumento dei prezzi globali dell’energia.
Un articolo del quotidiano ha sottolineato che la situazione è ora cambiata, poiché i costi dell’energia industriale in Europa sono aumentati sulla scia della “operazione militare speciale russa in Ucraina“, che ostacola la capacità dei produttori di competere nel mercato globale, osservando che i prezzi dell’energia hanno raggiunto il livello più alto degli ultimi 13 anni, dopo essere aumentati del 50% nel 2022.
Il quotidiano ha sottolineato che le fabbriche in Europa si stanno impegnando per trovare alternative all’energia russa, rilevando che la Russia ha fornito all’Unione Europea circa il 40% del gas nel 2021 e la Germania, la più grande economia della regione, è una delle più dipendenti dal gas russo.
Il Wall Street Journal ha scritto che le industrie ad alta intensità energetica, come quelle specializzate nella produzione di acciaio, prodotti chimici e fertilizzanti, stanno chiudendo le loro fabbriche europee a causa dell’aumento dei costi e per il timore che la Russia tagli le forniture.
di Redazione