Virus Zika, l’allarme dell’Oms: colpiti tutti i Paesi nelle Americhe
L’allarme per il virus Zika, che inizialmente si era diffuso in Brasile e in Colombia e successivamente in 22 Paesi dell’America Latina e dei Caraibi, si fa sempre più intenso. Il virus si diffonde molto rapidamente, oggi i Paesi interessati sono 23. I sintomi più comuni sono febbre, congiuntivite, dolori articolari, eruzione cutanea, lo rendono noto i centri per il controllo e la prevenzione.
L’Organizzazione Mondiale della Salute lancia l’allarme e fa sapere che Zika si estenderà con ogni probabilità a tutti i Paesi nelle Americhe. A rimanere fuori dal rischio virus sono Cile e Canada, dove la zanzara Aedes Aegypt (responsabile dell’infezione) non è diffusa.
L’epidemia comporta un’alta percentuale di nascituri affetti da microcefalite e altre gravi malformazioni. Inoltre, secondo alcuni esperti brasiliani l’infezione virale potrebbe causare negli adulti la sindrome di Guillaume-Barre; una malattia che provoca una paralisi progressiva agli arti e può causare complicanze anche letali. Ma siamo ancora nel campo delle ipotesi. Al momento tutti i casi che si sono verificati tra adulti sono stati trattati con successo. Gli epidemiologi tranquillizzano, sottolineando che questo virus non è naturalmente presente in Europa e al momento si può escludere la trasmissione da uomo a uomo.
Tuttavia, la direttrice dell’Oms Margaret Chan, ha convocato per il primo di febbraio a Ginevra una riunione urgente per affrontare il problema della diffusione di questa malattia. Non si esclude la possibilità da parte dell’Oms di indicare un avviso di pandemia per poter attivare le procedure di emergenza internazionale, come è già avvenuto in passato per Ebola.
Quello che preoccupa maggiormente in questo momento è la relativa rapidità delle diffusione. Il numero dei casi sospetti di microcefalia nei neonati negli ultimi dieci giorni è cresciuto di 360. Nell’arco degli ultimi dodici mesi il numero è salito a 4mila. Cifre che destano non poche preoccupazioni. A rivelarli il ministro della Salute brasiliano Marcelo Castro. Intanto il paese appronta le prime importanti misure per contrastare l’emergenza. La presidente della Repubblica, Dilma Rousseff, ha fatto sapere che 220 mila militari saranno impiegati nei prossimi giorni per consegnare volantini informativi a migliaia di famiglie con lo scopo di sensibilizzare sulla profilassi d’igiene per ridurre i rischi dell’infezione. Inoltre, sempre in Brasile, verranno impiegati repellenti per zanzare distribuiti gratuitamente alle famiglie più povere. E in vista dell’avvio del Carnevale di Rio de Janeiro, previsto per il 5 febbraio, si intensificano le ispezioni.